Il rito pagano più antico d'Italia è un grande festival di canti popolari

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Il rito pagano più antico d'Italia è un grande festival di canti popolari
Dal 20 al 24 giugno torna sui Nebrodi il rito del Muzzuni

18 Gennaio 2016 - 00:00

Balli, canti e poi ancora una volta lui, il rito pagano più antico d'Italia. Si rinnova anche quest'anno, ad Alcara Li Fusi in provincia di Messina, la festa del “Muzzuni”, un rito capace di coinvolgere non solo per la bellezza degli eventi in programma ma anche per i suoi significati più intimi e misteriosi. Quello di mercoledì 24 giugno, giorno conclusivo delle manifestazioni in programma da domenica 21, è infatti il giorno della vita e della prosperità. Ancora una volta gli abitanti del paese torneranno a colorare i loro cortili con drappi, “pizzare” e gioielli. E al centro campeggerà lui, il “muzzuni”.   Le chiese saranno aperte, la banda suonerà a festa – il 24 pomeriggio – per la tradizionale processione sacra di San Giovanni, in antitesi a ciò che si svolgerà dopo il tramonto con il rito pagano. L'intero paese regalerà emozioni a tutti quelli che decideranno di partecipare agli eventi che l'Amministrazione Comunale e l'assessorato al Turismo, guidato da Fabio Zaiti, hanno messo in programma per far innamorare turisti e visitatori di questo borgo dalle innumerevoli risorse. E in più, nell'ambito della riscoperta delle tradizioni, una fashion designer ha disegnato degli abiti appositi, realizzati da un gruppo di sarte del paese, che riportano indietro nel tempo, proprio agli anni in cui il rito ha preso vita. Gli stessi abiti che sfileranno durante il rito saranno esposti anche ad Expo Milano. Ma, ad aprire le danze, come contorno alla festa unica e irripetibile del 24, sarà un grande festival dedicato alle musiche popolari. Una kermesse che di anno in anno si è arricchita di nomi prestigiosi. Lunedì 22 e martedì 23, per il “Muzzuni World Festival”, progetto artistico lanciato nel 2012 dell'Amministrazione Comunale inizialmente come rassegna di canti popolari, saliranno sul palco importanti rappresentanti del genere come i Lautari, Carmelo Salemi, Rita Botto con gli Asteriskos, la Compagnia di Canti Popolari “Antichi Suoni”, il trio Laguardia e l'ospite internazionale d’eccezione Cassandre Balbar. La domenica (21 giugno) che anticipa le manifestazioni del Muzzuni è invece dedicata al turismo naturalistico con il pasto dei grifoni (dalle ore 8.30) – il paese è conosciuto in tutto il mondo per la folta colonia di rapaci presente nell'area – e a seguire una passeggiata naturalistica che porterà i partecipanti alla scoperta delle piante commestibili spontanee dell'area nebroidea. "Ogni anno – dichiara il sindaco di Alcara, Nicola Vaneria – la festa del Muzzuni si arricchisce di elementi nuovi e coinvolgenti senza mai dimenticare i valori della tradizione. Invitiamo a partecipare ai molteplici eventi in programma ed ai concerti inseriti nel programma del Muzzuni Worl Festival 2015. Ricordiamo infine che il rito avrà inizio alle ore 21,30 del 24 giugno in Piazza Politi con la deposizione del Muzzuni e l’avvio delle visite nei vari quartieri animati con balli e canti della tradizione popolare. Una festa che tutti gli amanti della Sicilia e non solo dovrebbero vedere”. La festa del Muzzuni, che ricorre il 24 giugno di ogni anno, è il rito pagano più antico d'Italia ed è stato iscritto nel registro delle eredità immateriali della Regione Siciliana. La sua tradizione affonda le proprie radici nei culti pagani dell’antica civiltà greca: essa è, infatti, un rito propiziatorio offerto alle divinità della natura, Demetra, Dioniso, Adone per augurare la fertilità della terra e l’abbondanza dei suoi frutti. Particolare il fatto che la festa si svolga nello stesso giorno di San Giovanni in un mix unico che unisce sacro e profano. Attorno al Muzzuni (un altare formato da un vaso di terracotta e steli d'orzo e arricchito di drappi, “pizzare” e gioielli) si canta, si balla, si inneggia all’amore e alla vita.

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