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Il "Preside Volante", il re della Targa Florio, compie oggi 82 anni

Gli auguri del mondo degli appassionati di automobilismo, al famoso “preside Volante” – Nino Vaccarella, che oggi, taglia il traguardo delle 82 candeline, con una invidiabile forma fisica. La sua carriera, è iniziata nel lontano 1957, quando prese parte, al volante della Fiat 1100 del padre, alla cronoscalata Palermo – Passo di Rigano, è stata fulgida e prestigiosissima. Nino passa poi alla ben più potente Lancia Aurelia 2500, per poi, nel 1959, calarsi nell’abitacolo della bellissima Maserati 2000 che gli regalerà i primi successi della grande carriera, ottenuti, principalmente, nelle cronoscalate siciliane ed italiane di allora. Vaccarella si impose quindi all’attenzione delle case automobilistiche più prestigiose e tra queste non potè mancare la Ferrari, con la quale il “Preside Volante”, ottenne la sua prima vittoria alla 1000km del Nurburgring del 1964 in coppia con Lodovico Scarfiotti. II pilota palermitano, saggiò anche la Formula 1 partecipando ai Gp d’Italia del 1961, al volante della De Tomaso, nel 1962, al volante della Lotus e del 1965 al volante della Ferrari e poi ancora, al GP di Germania del 1962 alla guida di una Porsche. Ma, le auto di allora più prestigiose ed ambite, non erano certo le F1 e così Vaccarella si distinse, in particolare, al volante dei prototipi. Giunsero le vittorie alla Coppa Intereuropa del 1964 e nello stesso anno con Jean Guichet alla 24h di Le Mans e poi ancora, la vittoria a Pergusa del 1967, ottenuta al volante della splendida Ford GT40, il 1° posto assoluto a circuito del Mugello con l’Alfa Romeo 33/2, in coppia con Nanni Galli e Lucien Bianchi, con la stessa auto s’imporrà anche, in coppia con Teodoro Zeccoli, alla 500km di Imola e nel 1968 ancora a Pergusa.  Da ricordare, nel 1970, l'esaltante vittoria, ottenuta con Ignazio Giunti e Mario Andretti, alla 12h di Sebring. Capitolo a parte merita la sua tanto amata “Targa Florio” che si aggiudica, per la prima volta, nel 1965, dividendo la Ferrari  275 P con Lorenzo Bandini; nel 1971, in coppia con l’olandese Toine Hezemans su Alfa Romeo 33 TT3 e nel 1975 con Arturo Merzario con il quale condivise l’Alfa Romeo 33 TT12. Vaccarella, di recente intervenuto a Monreale, in occasione della consegna del III° Trofeo Faraco, organizzato dalla Associazione Culturale “Festina lente – Racing” in collaborazione con il Comune di Monreale, in quell’occasione ci disse: "spesso ripenso ai miei compagni di allora, da Bonnier a Scarfiotti, da Bandini a Rodriguez, solo per ricordarne alcuni, tutti morti a causa di incidenti e in particolare a causa dell'allora indomabile fuoco. Posso affermare di essere un sopravvissuto e di aver avuto la grande fortuna di salire sulle auto più belle di tutti i tempi. Era un automobilismo pericoloso, nel quale si moriva molto più di quanto non accada oggi e nel quale, sicuramente, il pilota e le sue capacità di guida, recitavano un ruolo di primo piano". Concludiamo con i nostri personali auguri all’amato Nino Vaccarella, certi che lo rivedremo al più presto, in una delle tante occasioni alle quali viene invitato ed alle quali partecipa con grande semplicità e simpatia.

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