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Il "Presepe incantato" del maestro Pippo Madè emoziona Firenze

E' stato inaugurato con grande successo nella Basilica di Santa Croce di Firenze gremita in ogni dove, il “Presepe incantato” di Madè. Molto apprezzate le 18 sculture che compongono la originale installazione in chiave siciliana, nella quale, attraverso i personaggi, sono riprodotti gli antichi mestieri di Sicilia. La presentazione dell’opera realizzata alla fine degli anni ’70 dall’artista palermitano, in collaborazione con i maestri muralesi Loredano e Dino Rosin, è stata presentata dal Provinciale del Francescani Padre Roberto Bernini che ha introdotto la relazione dello storico dell’arte Adriana Mastrangelo Adorno. “Il Presepe incantato” di Madè, per ben due volte presentato a Monreale, la prima volta nel 1981 all’interno del Duomo per volere dell’allora sindaco Pino Giacopelli e dell’arcivescovo Salvatore Cassisa, la seconda nel 2007, nella galleria civica “Giuseppe Sciortino”, ha quindi uno stretto legame con la città normanna, tanto che, sempre nel 1981, venne pubblicato per le “Edizione Flaccovio”, un volume d’arte dal titolo “Da Murano a Monreale”, scritto da Aldo Gerbino, al cui interno ci sono inoltre le testimonianze di Pino Giacopelli e dello stesso monsignor Cassisa. L’Organizzazione dell’evento realizzato a Firenze, è stata curata dall’Associazione Culturale “Festina lente” di Rosario e Claudia Lo Cicero che ha sede a Monreale. All'esposizione, era presente il comune di Palermo con il presidente della Commissione Attività Produttive Paolo Caracausi, delegato dal sindaco Leoluca Orlando ed il sindaco di San Vitaliano Antonio Falcone. "Ho saputo della presenza della famiglia Pinocchio – ha detto il sindaco Piero Capizzi – nostri concittadini, so che seguono ovunque il Maestro Madè, da Assisi a Ravenna sino a Vienna e Firenze e so che hanno sempre partecipato economicamente alle donazioni fatte agli enti religiosi, in memoria di Antonella e Giovanni e delle altre vittime della strage di Ustica, immane tragedia – conclude il Primo Cittadino – nella quale i loro congiunti persero prematuramente la vita. Mi congratulo – ha concluso Capizzi – con il Maestro che è sempre nel nostro cuore e con l’Associazione Culturale Festina lente che ha sede, da un decennio, nella nostra Città”. "Ringrazio per il grande affetto la famiglia Pinocchio – ci dice Pippo Madè – mi seguono ovunque, sono stati ad Assisi, a Ravenna, a Vienna ed ora a Firenze ed hanno sempre partecipato economicamente alle donazioni fatte agli enti religiosi, in memoria di Antonella e Giovanni e delle altre vittime della strage di Ustica, immane tragedia – conclude l’artista – nella quale i loro congiunti persero la vita”.

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