Ecco "Il gigante controvento", il libro sul "mafiologo" Michele Pantaleone

Rosario Lo Cicero

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Ecco "Il gigante controvento", il libro sul "mafiologo" Michele Pantaleone
È stato presentato a Palermo. L'autore: "Verremo anche a Monreale"

18 Gennaio 2016 - 00:00

È stato presentato a Palermo, nello "Spazio Cultura della libreria "Mondadori", il libro di Gino Pantaleone "Il Gigante Controvento", nel quale, l'autore palermitano, ripercorre la storia del mafiologo Michele Pantaleone, nato nel piccolo centro di Villalba, feudo, allora incontrastato, di uno dei più potenti mafiosi della Sicilia, quel Don Calò Vizzini che con Genco Russo di Mussomeli e l'italo-americano, originario di Lercara Friddi, pianificanoro, come svelo lo stesso Michele Pantaleone, lo sbarco alleato in Sicilia che pose fine al Secondo Conflitto Bellico. Il libri di Michele Pantaleone, da "Mafia e Politica" del 1962, a "mafia e Droga" del 1966 ed "Antimafia occasione mancata" del 1968, portarono allora, il mafiologo, ad una dura polemica nei confronti del suo Partito, quel PSI del quale fu Deputato Regionale e dal quale si staccò, per essere poi rieletto all'ARS, nel nel 1967, ma come indipendente nelle liste del PCI. Il suo libro "il Sasso in bocca", venne scveneggiato e divenne un film, uscito nelle sale cinematografiche nel 1970, per la regia di Giuseppe Ferrara.  Nell'incontro/presentazione, moderato dal giornalista del "Sole 24 Ore" Nino Amadore, hanno relazionato Lino Buscemi, curatore della prefazione, Tommaso Romano curatore della postfazione ed il pittore Pippo Madè che di Michele Pantaleone fu amico personale e illustratore di molte copertine dei suoi libri. Un emozionato Gino Pantaleone, autore del libro e omonimo dello scomparso Michele, al quale stette accanto negli ultimi anni della sua vita, sino alla morte avvenuta a Palermo nel 2002 ha dichiarato "Michele, deluso e amareggiato per la sua forzata solitudine a cui lo avevano condannato, mi disse: Gino vorrei che tu un giorno scrivessi qualcosa per me e in mia difesa. Sono passati 10 anni perché io somatizzassi i suoi racconti che sapevano di incredibile e della sua vita da romanzo, sempre vissuta tra pericoli e minacce di ogni genere. Iniziai con un opuscolo dal titolo “non dobbiamo aver paura”, poi mi resi conto che forse avrei dovuto degnarlo di un libro. E così, a sei mesi dalla pubblicazione del citato opuscolo, iniziai le mie ricerche. Tra i documenti, alcuni scottanti che mi egli stesso mi regalò, si aggiunsero quelli dei suoi disponibili eredi. Biblioteche varie, interviste ad amici che gli furono vicini e così che è nato “Il gigante controvento”. Mi sono accorto che molti non hanno conosciuto e non conoscono Michele Pantaleone, soprattutto le nuove generazioni, eppure la sua vita è stata un romanzo, spesso portata alla ribalta da grandi successi ma, ancora più spesso, corredata da eventi kafkiani che danno il sale ad una storia, ma che vi assicuro hanno fatto diventare “fiele” la bocca di zio Michele che forse avrebbe meritato una fine più decorosa e dignitosa. Ecco perchè il libro adesso è nelle mani di un regista romano che ne sta prendendo in esame la possibilità di farlo diventare qualcosa di cinematografico”. Anche Monreale, per scelta dell'assessore Giuseppe Cangemi, si inserirà presto in questo circuito di presentazioni del libro dedicato alle memoria di Michele Pantaleone, tanto che si stanno definendo i dettagli per la manifestazione.

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