Ecco chi è il piromane. La psicologa ne traccia l'identità

Simone Marchese

Cronaca

Ecco chi è il piromane. La psicologa ne traccia l'identità
Intervista con Anna Maria Cristina Conoscente, esperta in materia

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il clima torrido, la bassa percentuale di umidità nell'aria, lo scirocco. Ecco gli ingredienti principali per un devastante incendio. E, secondo le previsioni, il week end che sta per arrivare è da bollino “rosso”, viste le alte temperature. Si rischia, insomma, di assistere ad altri scempi visti pochi giorni fa. Il risultato di queste tragedie è ogni anno sotto gli occhi di tutti: enormi distese di aree boschive, spesso adiacenti ad abitazioni, interamente distrutte in poche ore. Danni incalcolabili se si pensa a quanto tempo è necessario a Madre Natura per recuperare ciò che le fiamme hanno reso cenere. Ogni anno è caccia aperta al "piromane". Ma come può essere catalogata questa persona? È un insospettabile? Perché agisce così. Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Anna Maria Cristina Conoscente, psicologa esperta in materia, che delinea il profilo psicologico del piromane. Dottoressa chi è un piromane? “Comunemente si pensa che sia il piromane a far nascere l'incendio. Invece è l'incendio che crea l'incendiario della tipologia del piromane per le forti e piacevoli emozioni che la vista del fuoco che arde e brucia è in grado di suscitare nella persona. Emozioni talmente piacevoli a tal punto da portare il piromane a volerle rivivere e ripetere con cadenza regolare. Tra il piromane e l'incendio, dopo un primo "colpo di fulmine" , nasce una specie di "attrazione fatale", che non si fermerà  più di fronte a nulla. Dal colpo di fulmine in poi il comportamento del piromane sarà obbligato, ripetitivo, ritualistico ed ossessivo. Il piromane, dopo aver innescato il fuoco, correrà ad avvisare i vigili del fuoco e poi assisterà od addirittura parteciperà allo spegnimento. La tipologia del piromane, così come quella del cleptomane, rientra in una particolare categoria psichiatrica: il discuto del controllo degli impulsi. Tale disturbo comporta atti ripetuti e ricorrenti che scavalca la volontà della persona, sostituendosi ad essa”. Durante la sua vita "normale" come si comporta? Qual è l'età media del piromane? “Sulla base di studi condotti dall' FBI statunitense nell' ultimo anno, il piromane è un uomo sui 30/40 anni possibilmente single; vive da solo ed ha una bassa scolarità”. Riesce comunque ad avere rapporti sociali o per lo più, è un tipo introverso e solitario? “È un tipo con scarsi rapporti sociali, con molti tratti antisociali. Per esempio non prova "rimorsi" e per lo più delle volte vive in case di campagna vecchie e poco confortevoli; Appicca il fuoco solo in posti non molto lontani dalla zona nella quale vive in modo da potersi godere "lo spettacolo" comodamente da casa propria”. Esistono dei presidi sul nostro territorio predisposti all'ascolto di questi disturbi? “Esistono punti d'ascolto, ma solitamente fa fatica a chiedere aiuto in prima persona in quanto il piromane è convinto di essere capace di smettere quando vuole”. Quale consiglio darebbe a chi soffre di questo disturbo? “Consiglierei a tali soggetti di rivolgersi ad un terapeuta in grado di rieducarli all'empatia e alla gestione delle loro pulsioni. Solo così facendo potranno riappropriarsi della loro quotidianità che fino a quel momento è stata governata  da "Morte e distruzione"”. Invitiamo tutti i cittadini a segnalare alle Forze dell’Ordine presenze o movimenti sospetti. Bastano pochi minuti per distruggere un patrimonio boschivo di centinaia di anni.

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