Sono stati i Carabinieri del Nucleo Radiomobile a trarre in arresto, con l’accusa di detenzione abusiva di armi comuni da sparo e relativo munizionamento, di furto aggravato di energia elettrica e di ricettazione, Pietro Firuccia, palermitano, classe 1983. I militari giunti in uno stabile in disuso, in via Quinta Casa (zona via Dei Cantieri), di proprietà del demanio marittimo, hanno effettuato un controllo nell’appartamento occupato abusivamente dal ragazzo. Da un primo controllo è risultato che l’abitazione era illuminata, nonostante fosse priva di contatore Enel. A quel punto veniva richiesto l’intervento del personale tecnico che, constatava il danneggiamento della cassetta di derivazione in cui era stato collegato un cavo connesso con una morsettiera. La verifica veniva estesa ad un piccolo magazzino di pertinenza, nella disponibilità di Firuccia. All’interno del locale, privo di finestre, veniva rinvenuto un borsone, di colore rosso, al cui interno erano presenti 2 pistole e numerosi proiettili, che l’uomo riferiva di aver trovato alcuni giorni prima, vicino a dei cassonetti dell’immondizia in via Dei Cantieri. I successivi accertamenti permettevano di accertare il contenuto del borsone: una pistola Beretta calibro 22, perfettamente funzionante, con matricola e due caricatori, con relativo munizionamento ed una pistola marca Pardini-Fiocchi modello P 10 cal. 4,5 CAT. 3068, inserita nel Catalogo Nazionale delle Armi comuni da sparo, ad uso sportivo, ed avente matricola e relativo munizionamento. L’accertamento in banca dati permetteva di constatare che entrambe le armi appartenevano ad un uomo deceduto a Palermo nel 1998. Pietro Firuccia, tratto in arresto, veniva tradotto presso il Carcere “Ucciardone” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.