Bagheria, la rapina violenta ad una parafarmacia, preso uno dei tre ladri

Redazione

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Bagheria, la rapina violenta ad una parafarmacia, preso uno dei tre ladri
La Polizia ha individuato uno del commando che svuotò le casse del locale

18 Gennaio 2016 - 00:00

La Polizia di Stato ha tratto in arresto Daniele Gebbia, 36enne palermitano, pregiudicato di Brancaccio, poiché ritenuto responsabile di una rapina compiuta lo scorso 8 gennaio ad una parafarmacia bagherese. In tal modo, personale del Commissariato locale ha dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal Gip del Tribunale di Termini Imerese, Sabina Raimondo. Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Termini Imerese, Antonia Pavan, scaturiscono dalla commissione di una rapina commessa in data 8 gennaio 2014 da tre malviventi ai danni di una parafamarcia bagherese che ha fruttato un bottino di 750 euro.  La rapina è stata compiuta con decisione e sfrontatezza e secondo modalità precise con una “puntuale” suddivisione dei ruoli che ha dimostrato come l’assalto fosse stato progettato in ogni particolare. Due dei malviventi, uno dei quali sarebbe stato identificato per Gebbia, si sono occupati di svuotare le casse, mentre il terzo si è occupato, pistola in pugno, di tenere a bada eventuali reazioni dei numerosi presenti. Gebbia è stato individuato partendo dai pochi elementi disponibili all’atto della commissione del reato, in particolare la descrizione sommaria dei tre malavitosi (i tre avevano agito travisati), dato parziale del numero di targa del veicolo dagli stessi utilizzato per darsi alla fuga, nonché dalle risultanze delle indagini della Polizia Scientifica, effettuate sulle tracce lasciate dai malviventi sulla scena del crimine, perfettamente “conservata”. La valenza delle risultanze investigative acquisite nel corso delle indagini, condivise appieno dall’Autorità Giudiziaria, ha permesso di delineare una situazione gravemente indiziaria in ordine ai fatti contestati all’odierno arrestato, al punto tale da ritenere assolutamente necessaria, attesa la recidiva dello stesso, l’emissione del provvedimento restrittivo della misura cautelare della custodia in carcere. Gebbia, a conclusione degli atti di rito, è stato associato presso il carcere “Ucciardone” di Palermo.    

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