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Abuso ed omissione di atti d'ufficio, l'ex sindaco di Monreale Di Matteo rinviato a giudizio

Lo avevamo anticipato nell’agosto del 2014 (leggilo qui) ed ora arriva la conferma L’ex sindaco di Monreale Filippo Di Matteo è stato rinviato a giudizio con l’accusa di abuso di ufficio, reiterato e continuato nel tempo, omissione e rifiuto di atti d’ufficio. Sulla testa dell’ex primo cittadino di Monreale, penzolano accuse gravi. Secondo quanto ipotizza la Procura, Di Matteo, durante il suo mandato, avrebbe favorito vari soggetti autorizzando la vendita e l’esposizione di prodotti, non solo per le licenze ambulanti, ma anche per i posti fissi o per il rilascio delle concessioni per il suolo pubblico. Fatti che, come spiega il PM, sono stati reiterati nel tempo, anche 3, 4 e 5 volte e, spesso, agli stessi soggetti. Nel mirino della Magistratura è finito anche il Mercato del Contadino. Qui sarebbero 18 le licenze rilasciate in maniera del tutto anomala. In pratica, Di Matteo, attraverso sue determine, avrebbe autorizzato al commercio soggetti che molto spesso non ne avevano il diritto e nemmeno i requisiti minimi. Nel commercio, infatti, le autorizzazioni vengono rilasciate dal dirigente solo dopo aver ricevuto una richiesta scritta. Dopo viene valutata l’istruttoria ed, a questo punto, il dirigente decide se accordare o negare l’autorizzazione. Per il Giudice, però, tutto questo a Monreale non sarebbe avvenuto. In pratica, Di Matteo avrebbe bypassato questa procedura, agendo con atti personali. Il filone d’inchiesta è nato, secondo alcune indiscrezioni, proprio dall’interno della Polizia Municipale di Monreale che avrebbe voluto vedere chiaro su alcune licenze concesse in maniera “strana”.  

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