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155 piante nascoste tra le viti. Ma i Carabinieri si sono insospettiti dei continui via-vai dei tre uomini

18 Gennaio 2016 - 00:00

Proseguono i servizi di controllo del territorio e di contrasto ai servizi sulla produzione ed il traffico di stupefacenti dei Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo. Nella tarda mattinata di ieri, al termine di un lungo servizio di osservazione, è scattato il blitz dei militari della Compagnia di Partinico che hanno arrestato tre uomini con l’accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti in concorso. Nei giorni scorsi, le indagini mirate alla repressione del fenomeno dello spaccio di stupefacenti avevano portato gli uomini dell’Arma a concentrare l’attenzione su una zona del territorio del Comune di Partinico particolarmente “prolifico” in materia di coltivazioni di vario genere. La verifica delle abitudini di vita di diversi soggetti collegato con un imperterrito controllo della zona, hanno permesso di individuare, celata e mimetizzata tra i filari di vite, una coltivazione di 155 piante di cannabis indica. Le piante di sostanza stupefacente erano coltivate in corrispondenza dei ceppi di vite, ed erano state potate in modo tale che il loro apice non superasse quello dei filari di vite. Giovanni La Corte, nato a Partinico classe 1946 agricoltore, pregiudicato, è stato colto mentre era intento ad annaffiare le piante mentre Giuseppe Taormina, nato a Partinico classe 1982, agricoltore, pregiudicato e Giuseppe Inghilleri, nato a Partinico classe 1993, disoccupato, controllavano la presenza di persone o movimenti sospetti. I tre, nonostante il tentativo di fuga, sono stati tratti in arresto e, una volta espletate le procedure di rito, associati alla Casa Circondariale “Ucciardone” di Palermo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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