Redazione

Cronaca

18 Gennaio 2016 - 00:00

Non pensavano che si sarebbe arrivato a tanto. Ma ieri notte, gli operatori dell'Ato, hanno trascorso un brutto quarto d'ora. Alcuni residenti sono usciti dalle loro abitazioni ed hanno minacciato gli stessi dipendenti. Sul posto la pattuglia dei carabinieri che ha riportato gli animi alla tranquillità. Non è la prima volta, come ci hanno riferito gli stessi dipedenti, che gli operatori ricevono minacce, anche pesanti. "Qui adesso ci scappa il morto", l'ultima sentita. Così, il commissario Roberto Terzo, ha chiesto l'intervento dei Carabinieri che ha seguito l'Ato nelle operazioni di pulizia. La situazione, comunque, è tornata subito alla normalità. "Il clima è davvero insostenibile – dice Terzo -. I residenti hanno ragione a protestare, ma i turni di raccolta non sono certo "saltati" per colpa nostra. Abbiamo solo due mezzi. E già questi sono pieni e devono andare a scaricare in discarica. Un'operazione che dura anche 9 ore". All'alba di oggi, infatti, i due compattatori sono partiti in direzione Catania per scaricare e torneranno solo stasera, "quando riprenderemo con il tour de force per tentare di riportare la situazione al più presto alla normalità". Dopo Pioppo, l'Ato si sposterà nella zona di Pezzingoli. "Sarebbe necessario, però, anche un aiuto da parte dei cittadini – dice Terzo -, che mai come in questo momento di difficoltà possono aiutarci, conferendo i rifiuti solo negli orari prestabiliti e cioè dopo le 19. Poi la polizia municipale dovrebbe fare la propria parte controllando chi non rispetta le regole". IL COMMENTO DEL DIRETTORE L’episodio di stanotte a Pioppo preoccupa un po’. Perché dimostra che la gente, ormai, è sul punto dell’esasperazione. Ma la violenza non è mai la risposta giusta. Soprattutto la violenza nei confronti di chi fa il lavoro di operatore ecologico. Le proteste dovrebbero avvenire, semmai, nei confronti di chi, in questi anni, ha contribuito a sfasciare questa società, concepita in maniera perfetta, ma mai fatta funzionare con i giusti criteri. A Monreale la Tarsu è tra le più care d’Italia. E di contro i cittadini che versano così tanti soldi, vorrebbero vedere dei servizi puntuali ed efficienti. Invece non è così. L’Ato, ormai, è quasi al collasso. I mezzi sono vecchi ed obsoleti. E piuttosto che essere riparati, dovrebbero essere rottamati. Ma non ci sono i soldi per acquistarli. I soldi che i comuni versano nelle casse dell’Ato servono appena appena a pagare gli stipendi ai dipendenti. Il commissario Roberto Terzo fa i miracoli “per fare appattare la settanta” come si dice. Ma non sempre basta. La raccolta dei rifiuti a Monreale è un nodo spinoso che si dovrà affrontare. La raccolta differenziata non può fermarsi solo alla conferenza stampa di presentazione di qualche tempo fa. E noi siamo sempre in attesa di vedere quando inizierà a Pioppo. Ma anche i cittadini devono fare la loro parte. Rispettare gli orari di conferimento, dalle 19 fino all’alba, già sarebbe una risposta verso l’amministrazione, come per dire: “io faccio la mia parte, tu no”. Lasciare contenitori vuoti durante il giorno avrebbe il valore di una protesta fatta con i sacchetti sparsi per strada o con urla e minacce. Perché a quel punto non sarebbe più colpa degli incivili che buttano la spazzatura quando vogliono, ma di chi ha il compito di garantire il benessere del loro territorio.

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