Redazione

Cronaca

18 Gennaio 2016 - 00:00

Adesso sono monrealesi per sempre. "Anche se nel nostro cuore lo sono sempre stati", dice un Filippo Di Matteo con gli occhi lucidi e visibilmente commosso. La cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria ai capitani Emanuele Basile e Mario D'Aleo ed ai carabinieri Giuseppe Bommarito e Pietro Morici, barbaramente uccisi dalla mafia, è stata molto sentita e partecipata , non solo dalle autorità civili e militari, ma anche dei cittadini. Prima la messa nella chiesa di San Castrense, celebrata dal vicario del Vescovo Pennisi, Monsignor Dolce. Poi la scopertura di una targa commemorativa per D'Aleo nei pressi del comando di polizia municipale della cittadina normanna. Infine, la cerimonia di consegna della cittadinzna onoraria all'internod ell'aula consiliare. "Sono quattro eroi – dice l'assessore comunale Marco Intravaia – Per Monreale, questo, è un giorno storico. Si ricordano delle persone che hanno sacrificato la loro vita in nome della legalità. Sono sempre stati considerati nostri cittadini. Adesso è ufficiale". Il sindaco Di Matteo, ha ricordato i due capitani in aula consiliare: "Li ho conosciuti, entrambi – dice – Adesso desidero che i giovani, soprattutto, non dimentichino mai queste figure simbolo della lotta alla mafia". Intervento conclusivo del fratello del capitano Basile, il generale Cosimo Basile, anche lui con gli occhi pieni di lacrime: "Non dovete mai avere paura – ha detto – Agite con coraggio e determinazione e credete nelle istitutzioni e nello Stato". Poi la consegna di una medaglia e di una pergamena ai familiari di Basile, D'Aleo, Morici e Bommarito. Ora sono monrealesi. Per sempre

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