Redazione

Cronaca

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il programma di dimensionamento e razionalizzazione degli Istituti Scolastici che sta interessando anche la città di Monreale ha provocato un duro scontro fra il Dirigente Scolastico del Circolo Didattico “P.S. Mattarella – Monreale II” e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Filippo Di Matteo. Oggetto della contesa lo scorporo del plesso scolastico di Salita San Gaetano dall’I.C.S. “Monreale II” ed il so conseguente accorpamento all’I.C.S. “Guglielmo II”. La decisione sarebbe stata assunta in un tavolo tecnico nel quale l’ANCI avrebbe rappresentato il Comune di Monreale “inspiegabilmente assente al tavolo delle trattative” scrive di suo pugno il dirigente scolastico Antonino Fundarò. “Il decreto emanato dall’Assessorato Regionale Pubblica Istruzione il 6 marzo – sarebbe, secondo Fundarò – frutto di accordi e decisioni concordate senza il suo coinvolgimento”. Il dirigente lamenta anche l’abbandono di un precedente piano, elaborato nell’osservanza delle nuove norme di indirizzo dettate in finanziaria, che prevedeva la fusione tra la Direzione Didattica dell’istituto Pietro Novelli e il “Guglielmo II”. Soluzione che, per ragioni di popolazione scolastica, secondo Fundarò sarebbe comunque inevitabile nel prossimo futuro, comportando il riassorbimento dell’ormai scorporato plesso di Salita San Gaetano sotto la dirigenza scolastica dell’I.C.S. “Monreale II”. Una sorta di “restituzione del maltolto – così la definisce Antonino Fundarò – che darebbe vita ad un balletto di passaggi di plessi, graduatorie incrociate e passaggi di personale, da rasentare il ridicolo”. Le ultime righe della lettera diffusa da Fundarò svelano un rapporto orami deteriorato nel tempo fra la dirigenza scolastica ed il comune di Monreale: “Non è forse evidente – conclude Fudarò – che amministratori locali e funzionari del Comune, di concerto con altri enti abbiamo volutamente approfittato della situazione per allontanare da Monreale un Dirigente troppo scomodo, relegandolo alla periferia, col pretesto dello spostamento degli uffici di dirigenza e amministrazione in una frazione? Non è forse evidente che si perpetua nei confronti di questa istituzione una guerra sena quartiere tendente alla definitiva cancellazione di ogni traccia del vecchio e storico Circolo Didattico Monreale II?”       La replica è affidata all’assessore Lia Giangreco, che ha seguito la vicenda: “Credo siano doverose alcune precisazioni in merito alla vicenda – dice l’assessore -. Sulla convocazione dell’Anci: non abbiamo mai ricevuto una convocazione ufficiale. Anzi il comune di Monreale è stato tra i pochi a fare delle proposte che sono state poi riportate al tavolo con la Regione, una riunione in cui nessun comune era stato invitato”. La Giangreco, poi, parla del piano di ridimensionamento scolastico: “Parlano i numeri – dice l’assessore – e dicono sempre la verità. Ci siamo trovati davanti una situazione di crisi per due scuole, la Mattarella e la Guglielmo. La prima, parlo della sezione di Monreale, con un numero molto basso di studenti. La seconda, anche questa, sottostimata per i numeri chiesti dal Provveditorato. Abbiamo applicato una normativa che, comunque, appare logica: quella cioè di trasformare i due istituti in un comprensivo. La Mattarella non possedeva le classi della media, la Guglielmo non aveva le classi delle elementari. Abbiamo semplicemente fornito al territorio un continuum scolastico che ci ha permesso di salvare i due istituti, ma soprattutto di permettere ai ragazzi di avere una continuità educativa. In una riunione che abbiamo avuto qui con i dirigenti, prima della convocazione dell’Anci non si è arrivato a nulla. Oggi, la soluzione scelta dall’amministrazione di fare il comprensivo Guglielmo, accorpando la Mattarella, è stata apprezzata anche dai dirigenti scolastici della Novelli e della Guglielmo stessa. In pratica abbiamo creato un comprensivo che i bambini potranno frequentare per 10/11 anni, considerano 2/3 anni di materna, le elementari e le medie. La stessa operazione l’abbiamo fatta con la Morbillo e con l’ex scuola media annessa all’istituto d’arte, con ottimi risultati. Le altre proposte di Fundarò sono pura fantascienza”.

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