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A Monreale il primo convegno interregionale della Polizia Municipale

Si svolgerà domani, giovedì 26 novembre dalla 9 alle 14, il primo convegno interregionale della Polizia Municipale organizzato con il patrocinio del Comune, dall’Anvu (Ars Nostra Vis Urbis), l’Associazione Nazionale Polizia Locale ed ente di formazione professionale riconosciuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ad aprire la giornata sarà il sindaco Piero Capizzi con Nicola Salvato, presidente nazionale Anvu.

Diversi gli argomenti che saranno trattati, tra questi, le “Strategie di riconoscimento dei documenti falsi”. All’incontro, parteciperanno Marco Venuti, comandante della Polizia Locale di Carini e sub-commissario Anvu Sicilia; Pietro Sestino, comandante della Polizia Locale di Chiaravalle; Silvana Paci, segretario nazionale Anvu; Patrizia Lazzari, comandante associato Polizia Locale dei Comuni di Gaggio Montano e Lizzano in Belvedere; Cosimo Antonica, comandante Poliza Locale di Agrigento; Marco Boscolo, istruttore capo L.A.D. della Polizia Locale di Venezia e Claudio Giacomini, commissario L.A.D. della Poliza Locale di Venezia.

Ma proprio il convegno è stata anche l’occasione per far emergere una sorta di “guerra fratricida” che si sta combattendo da tempo ormai all’interno dell’associazione. Un comunicato, di cui pubblichiamo solo un estratto, firmato dal presidente del comitato esecutivo regionale Michelangelo Pecorella e dal presidente regionale Sicilia Castrense Ganci precisa alcune cose: “Apprendiamo informalmente e senza alcuna comunicazione ufficiale della nomina (?) di commissari e sub commissari Anvu insediati sul medesimo territorio. Seppur noto alla quasi totalità degli associati, verte un contenzioso giudiziario circa la legittimità dell’attuale Segreteria nazionale, il quale comportamento evidenzia la gestione di tipo “aziendale” introdotta in esclusiva in Anvu. La già impugnata, poiché anch’essa illegittima, “sospensione” dalla carica di presidente regionale di Castrense Ganci, ha di fatto rinforzato i poteri dell’assemblea regionale Anvu, (mai sospesa, mai commissariata) già costituita e mai contestata: di fatto per ogni consigliere nazionale Anvu della regione Sicilia, nonché per ogni aderente, viene leso il diritto dovere inviolabile di rappresentanza. (…)

I protagonisti e responsabili dello sfascio totale e dell’attuale impoverimento di iscritti in seno all’associazione Anvu saranno, gioco forza, individuati da una attesa sentenza del Tribunale di Grosseto, che resta al momento l’unica garanzia alla verità, una verità che nessuno di Anvu Sicilia ha mai voluto anticipare o negare, se non anticipando con dati oggettivi sempre rimessi al giudizio di ognuno. Alla luce di quanto sopra i  seminari che si svolgeranno in questi giorni in Sicilia sono uno specchietto per continuare, nel fuori programma, a mentire sulla situazione Anvu in Italia ed a nascondere l’illegittimità degli organi commissariali Anvu-Sicilia”. Domani ne sapremo di più.

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