Cronaca

Dolce e Gabbana portano in passerella il Duomo di Monreale

L’avvenimento è passato quasi sotto silenzio a Monreale e dintorni, ma ha fatto e continua a fare il giro del mondo. Domenico Dolce e Stefano Gabbana, la più celebre coppia di stilisti del pianeta, si sono ispirati ancora una volta alla Sicilia per portare in passerella la nuova collezione autunno – inverno 2013/2014.

Questa volta, complice l’occhio attento del sicilianissimo Domenico Dolce, a salire in passerella sono stati i magnifici mosaici del Duomo di Monreale. L’intera collezione è ispirata ai tesori che custodisce il nostro Duomo, ritratti in fotografia e riportati, con estrema perizia e mesi di lavoro, nelle passerelle milanesi. Ancora una volta il marchio D&G ha fatto centro. Basta fare un veloce giro nel web per cogliere l’entusiasmo della stampa specializzata di tutto il mondo, dalla Spagna alla Russia, dal Brasile agli Stati Uniti.

È un coro di lodi per la griffe italiana che ha regalato alla cittadina normanna una visibilità internazionale forse mai raggiunta prima. Domenico Dolce, polizzano di nascita, milanese di adozione, si è avvalso dell’abilità di artigiani siciliani di altissimo livello per realizzare i mosaici su scarpe, abiti, gioielli e borse. I tessuti usati per realizzare la collezione spaziano dall’organza di seta e lana, al broccato, allo spinato, al check, al popeline, al doppio crepe stretch e pizzo. Gli accessori, sempre molto lussuosi e ricchi di dettagli, richiamano delle corone da principessa e regina dorate e incrostate di pietre e mosaici. Alcuni capi contengono anche un omaggio a Sant’Agata, la patrona di Catania.

La collezione è stata presentata il 24 aprile a Milano ed è stata subito battezzata dalla stampa specializzata con il nome “Santa donna”. “I devotissimi Dolce&Gabbana  – si legge nell’articolo uscito il 25 febbraio sul Corriere della Sera – la incoronano. La sublimano vestendola con mosaici sartoriali che ritraggono quelli del Duomo di Monreale. E quel gioco di tasselli diventa anche il simbolo di una ricerca artigianale che si fa sempre più minuziosa e sofisticata. Proprio come l’arte degli incastonatori bizantini. Per realizzare vestiti e accessori, infatti, la griffe ha arruolato maestranze d’altissimo livello”.

Share
Published by