Quattro chiacchiere con… Silvio Russo: “Mai con Capizzi e Romanotto. Una lista? Sicuramente”

Giorgio Vaiana

Quattro Chiacchiere...

Quattro chiacchiere con… Silvio Russo: “Mai con Capizzi e Romanotto. Una lista? Sicuramente”

19 Gennaio 2019 - 11:01

Nuova puntata della serie di interviste agli esponenti politici monrealesi in vista delle prossime amministrative. Oggi tocca a Silvio Russo…

“State pur certi che il sindaco che decideremo di appoggiare sarà uno dei due candidati al ballottaggio”. Senza giri di parole, com’è nel suo stile, Silvio Russo punta le prossime amministrative. E chiarisce una volta e per tutte la “questione Pd” di Monreale. Il gruppo ci sarà. Ma non con un suo candidato. “Una lista ci sarà di certo – dice Russo – e questo ve lo assicuro. Ma non sappiamo ancora se una lista civica con gran parte degli esponenti del Pd di Monreale, oppure con il simbolo. Come sempre abbiamo fatto, poi, appoggeremo uno dei candidati e sarà quello che avrà le maggiori chance di arrivare fino al ballottaggio”.

Idee chiare, però su chi non appoggiare: “Mai con Piero Capizzi e con Giuseppe Romanotto – dice Russo – Capizzi ha un po’ tradito gli accordi fatti all’inizio, dimenticando il fatto di come siamo stati determinanti per la sua elezione. Non parlo di scelte politiche, ma proprio del metodo per portare avanti le idee del programma che avevamo condiviso. C’è stata una delusione nei suoi confronti. Abbiamo cercato di ricomporre questa frattura, ma non c’è stato verso. Deve fare, adesso, chiarezza, politicamente parlando. Non appoggeremo nemmeno Romanotto. Non ne facciamo una questione personale, ma solo perché rappresenta un partito, quello della Lega, troppo distante dalle nostre ideologie”.

Per il resto porte aperte a chiunque: “Abbiamo creato un gruppo di contatto, incontreremo le varie liste civiche – dice Russo – Abbiamo delle nostre idee e cercheremo le persone con cui condividerle, ma soprattutto siamo già al lavoro per compattare tutto il mondo della sinistra. Le alleanze le stiamo cercando anche al centro, d’altronde storicamente il Pd lo ha sempre fatto, partendo però da una nostra situazione autonoma”. Ma niente nomi almeno per il momento.

Ma il Pd che sta facendo per ora? “Non stiamo male come qualcuno pensa o dice – afferma Silvio Russo – Il Pd di Monreale sta meglio di quello nazionale. Faremo la nostra parte in questa tornata elettorale”. Eppure ancora si traccheggia, si perde tempo, non si svelano le carte. “Sono un tipo che parlo chiaro – dice Russo – non ho mai avuto paura di schierarmi e di farlo pubblicamente, ma in questo momento stiamo facendo una riflessione. Nel giro di una settimana, massimo dieci giorni, o si quaglia, oppure andremo avanti da soli”. L’unica certezza, per il momento è che il Pd di Monreale presenterà una lista: “L’ho detto prima, stiamo cercando delle intese, anche con Monreale Bene Comune – dice Russo – un accordo per fare questo cammino insieme. La lista la faremo, al 100 per cento”. E ne è talmente sicuro Russo che aggiunge: “A breve sveleremo le nostre carte – dice – e appena diremo chi appoggeremo, quel candidato sarà quello che arriverà al ballottaggio. A Monreale si va sempre al ballottaggio e mai un sindaco ha vinto due volte consecutive. La storia ce lo insegna”.

LEGGI LE ALTRE INTERVISTE: FABIO GANCI, TOTI ZUCCARO, SALVINO CAPUTO, IGNAZIO ZUCCARO, TONINO RUSSO, FLAVIO PILLITTERI

Con Capizzi i rapporti si sono interrotti: “Il metodo con cui il sindaco ha fatto delle cose – spiega Russo – non era quello che avevamo concordato all’inizio. Ne ha utilizzato uno suo personale, senza mai chiedere consigli. Anche gli assessori fanno sempre quello che vuole il sindaco, non hanno un minimo di autonomia. I nostri uomini che si sono alternati in Giunta sono stati tutti bravi, erano espressione di un gruppo. Non c’era solo una persona a fare quel ruolo, ma eravamo un gruppo di amici, di compagni, di consiglieri. Non critico nessuno, tranne Capizzi che ha fatto il sindaco non utilizzando un metodo democratico, dimenticando che è diventato primo cittadino soprattutto grazie a noi. Oggi il risultato è che c’è un paese allo sbando”.

E la nomina di Serena Potenza? “E’ una brava persona – dice Russo – ma è lì perché frutto di un accordo. Non è espressione del pd a livello locale, ma ormai non ci interessa”. Chiusura su Toti Zuccaro. “Lui e il suo gruppo erano una costola importante di questo partito e non si può negare – dice Russo – ma hanno preso altre strade spostate a destra. A loro faccio i miei migliori auguri. E’ chiaro che quando perdi un gruppo così, all’inizio si crea un po’ di sbandamento, anche a livello di assetto politico, ma ci stiamo riprendendo e bene. Avremo la forza e le idee per poter dire la nostra alle prossime elezioni amministrative”.

Altre notizie su monrealepress

Autorizzazione del Tribunale di Palermo N. 621/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana
redazione@monrealepress.it