Si è concluso il 1° Memorial dedicato a Geppino Pupella, tre giorni intensi di sport e partecipazione che hanno animato il Campo Conca d’Oro, trasformandolo in un luogo di memoria condivisa e valori autentici. Non è stata soltanto una rassegna calcistica, ma un vero e proprio abbraccio collettivo a un uomo che ha dedicato la propria vita alla politica, allo sport e soprattutto alla sua Monreale. Geppino Pupella è stato per generazioni un punto di riferimento umano e istituzionale, convinto che il calcio fosse una vera “palestra di vita”, dove il rispetto conta quanto il risultato.
La manifestazione, ha previsto, prima del calcio d’inizio, la consegna di alcune targhe commemorative, destinate appunto alla famiglia Pupella, al monrealese Maximiliano Birchler, presente in qualità di delegato Figc, al sindaco Alberto Arcidiacono, al presidente del Consiglio comunale Marco Intravaia ed all’assessore allo Sport Salvo Giangreco. Presenze che hanno ricordato a tutti come, oltre al ruolo pubblico, Geppino Pupella fosse soprattutto un uomo di profonda umanità, capace di ascoltare e costruire ponti.
Successivamente, la terna composta dagli uomini del settore arbitrale Asc, ha dato il via al match in cui, i protagonisti dell’eccellenza del Monreale Calcio ed i giocatori del Cral Amat Palermo, hanno trasformato la simbolica competizione, vinta 3 a 2 dai normanni, in una serata di divertimento, caratterizzata da abbracci, sorrisi e tanti ricordi. In campo sono scese anche le categorie Piccoli Amici, Primi Calci, Pulcini ed Esordienti, con le squadre del Monreale, del Palermo e di altre realtà sportive. Un modo semplice e sincero per onorarne la memoria, affidandola ai più giovani.
“L’intento – ha dichiarato il direttore generale del Città di Monreale, Giovanni Lucchese – era quello di creare un’atmosfera allegra e spensierata, secondo i reali valori sportivi e, considerando il periodo, anche natalizi. Ci siamo riusciti. É stato emozionante ritrovare amici ed ex compagni di spogliatoio dopo tanto tempo. Ancora più importante, peró – ha concluso -, é stato celebrare la memoria di un grandissimo uomo, in questo clima di gioia e di festa”.







