L’inchiesta sulle nomine e sugli appalti: arresti domiciliari per Cuffaro, Iacono e Colletti

Redazione

Palermo - A eseguire l'ordinanza i Ros dei carabinieri

L’inchiesta sulle nomine e sugli appalti: arresti domiciliari per Cuffaro, Iacono e Colletti
Gli inquirenti ipotizzano una sua influenza nelle nomine di dirigenti e funzionari regionali

03 Dicembre 2025 - 09:20

Il Ros dei carabinieri, con il supporto del Comando provinciale di Palermo, ha eseguito questa mattina un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal tribunale di Palermo su richiesta della Procura della Repubblica, dopo gli interrogatori preventivi degli indagati. Si tratta di un nuovo capitolo dell’inchiesta che ruota intorno al nome dell’ex presidente della Regione Siciliana Totò Cuffaro, al centro di un’indagine che ipotizza ingerenze nelle nomine regionali e presunti accordi corruttivi legati al settore sanitario e alle procedure di appalto.

Il provvedimento del tribunale accoglie solo in parte le richieste avanzate dalla Procura e dispone: arresti domiciliari per Salvatore Cuffaro, Antonio Iacono e Roberto Colletti; obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, insieme al divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali e cariche direttive in persone giuridiche per un anno, per Mauro Marchese e Marco Dammone; obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Vito Raso.

Secondo l’impianto investigativo, le condotte contestate coinvolgerebbero Cuffaro in più fronti. Da un lato, gli inquirenti ipotizzano una sua influenza nelle nomine di dirigenti e funzionari regionali, in particolare negli ambiti strategici della sanità, degli appalti e delle opere pubbliche. Dall’altro, gli investigatori ritengono di aver documentato un suo presunto ruolo nella definizione di accordi corruttivi, soprattutto nell’ambito di gare e concorsi pubblici collegati al settore sanitario. L’operazione segna un ulteriore passaggio dell’indagine, che continua a far emergere intrecci e presunte interferenze all’interno della macchina amministrativa regionale. Nei prossimi giorni sono attesi nuovi sviluppi e, con ogni probabilità, ulteriori approfondimenti da parte degli inquirenti.

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