Nei giorni scorsi è stato conferito al Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Governale, in congedo dal gennaio 2024, il prestigioso riconoscimento della “Croce d’Oro al Merito dell’Arma dei Carabinieri”, con decreto del Direttore Generale per il Personale Militare del Ministero della Difesa. Un’onorificenza che premia una carriera lunga quarantacinque anni, segnata da incarichi di grande rilievo e da un impegno costante al servizio del Paese.

Il Generale Governale, palermitano figura di spicco dell’Arma, ha ricoperto ruoli di assoluto prestigio: Comandante delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri dal 2022 al 2024, Direttore della Direzione Investigativa Antimafia dal 2017 al 2020, Comandante del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) dal 2015 al 2017 e, ancora prima, Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia” dal 2013 al 2015. Una carriera che testimonia una dedizione rarefatta e una leadership riconosciuta in ogni ambito operativo.

La motivazione ufficiale che accompagna il conferimento rende bene il senso del riconoscimento: “Ufficiale Generale di preclare qualità umane e professionali, nel corso di quarantacinque anni di prestigiosa carriera militare, ha sempre costituito limpido esempio e sprone per il personale dipendente, assicurando soluzioni organizzative brillanti e di rara efficacia. Ha ricoperto incarichi di assoluto rilievo, tra i quali emergono quello di Comandante del Raggruppamento Operativo Speciale, Direttore della Direzione Investigativa Antimafia e, da ultimo, Comandante delle Scuole dell’Arma. Con la sua infaticabile e preziosa opera di comando e di pensiero, ha contribuito al progresso dell’Istituzione, esaltandone spiccatamente il lustro e il decoro nell’ambito delle Forze Armate e della Nazione”.

La decorazione, riferita al periodo di servizio tra il 12 giugno 1978 e il 7 gennaio 2024, è il riconoscimento di un’intera vita dedicata alla tutela della legalità e alla crescita dell’Istituzione. In un momento storico in cui l’esempio e il senso del dovere risultano più preziosi che mai, la figura del Generale Governale continua a rappresentare per i carabinieri in servizio un modello a cui ispirarsi. Il premio celebra non solo il comandante dall’esperienza ineguagliabile, ma anche l’uomo che ha dedicato la sua carriera al bene comune, contribuendo in modo significativo al prestigio dell’Arma e all’interesse del Paese.