Un pomeriggio intenso di emozioni, riflessione e comunità quello vissuto domenica 9 novembre 2025 nell’aula consiliare di Monreale, dove si è tenuta la presentazione del nuovo romanzo di Maria Sapienza, “Z – Generazione in cerca di supereroi” (Edizioni Ex Libris). L’evento, che ha visto una grande partecipazione di cittadini, studenti e rappresentanti delle istituzioni, è diventato un vero e proprio momento di confronto sul futuro dei giovani, in un territorio ancora segnato dal dolore per la tragica strage del 27 aprile 2025.
Ad aprire i lavori sono stati i saluti istituzionali del sindaco Alberto Arcidiacono e della dirigente scolastica e assessore alla Pubblica Istruzione Patrizia Roccamatisi. Il primo cittadino ha definito la situazione attuale “preoccupante e critica”, ma ha invitato a “guardare avanti con coraggio, imparando dagli errori per migliorare le sorti della nostra terra”, sottolineando la necessità di un impegno collettivo per ricostruire legami sociali e fiducia.
Molto apprezzato anche l’intervento di don Nicola Gaglio, arciprete del Duomo di Monreale, che ha centrato la sua riflessione sul valore della sinodalità e della cura delle relazioni come strumenti di guarigione della comunità. Don Nicola ha citato l’esempio della professoressa Zummo, centenaria, come “testimonianza di qualità culturale e di vita”, e ha inserito il romanzo di Sapienza nel solco di questa ricerca di senso e di dialogo.
Durante la presentazione, l’autrice Maria Sapienza ha spiegato di aver voluto raccontare la Generazione Z “entrando in punta di piedi, con delicatezza, non per giudicare ma per comprendere”. Nel romanzo – ha aggiunto – “il baratro e l’uomo si sfiorano costantemente, ma la speranza rimane una virtù possibile”. Il protagonista, fragile e autentico, attraversa un mondo variopinto dove rabbia e ironia convivono, come nella vita reale dei ragazzi di oggi.
Nel corso del dibattito, sono emerse riflessioni profonde sulla crisi di valori, l’aumento della “violenza delle personalità” e della “violenza della droga”, e sulla difficoltà delle nuove generazioni di trovare riferimenti solidi. Il ricordo dell’episodio del 27 aprile è tornato come un richiamo collettivo alla responsabilità educativa, ricordando – come ha affermato l’autrice – che “le relazioni curano l’uomo, perché nessuno da solo si salva”. Un altro tema toccato è stato quello dell’inclusione sociale: più volte si è sottolineato come la città debba ritrovare la capacità di accogliere, evitando di “ghettizzare” chi è diverso o fragile.
Il romanzo di Sapienza, che affronta senza filtri temi come il cyberbullismo, la crisi familiare e il suicidio giovanile, diventa così un’occasione di dialogo e un appello alla partecipazione: il finale aperto invita il lettore a diventare parte attiva del cambiamento.
A impreziosire la serata, la presentazione della professoressa Daniela Balsano e gli interventi musicali del Coro dei Danisinni, diretto dal maestro Manlio Messina, che hanno intrecciato arte, fede e sentimento, donando alla manifestazione un tono di profonda umanità. L’incontro si è chiuso con un messaggio condiviso da tutti i presenti: la necessità di credere nei giovani e di accompagnarli, con fiducia e ascolto, in un cammino di rinascita collettiva per Monreale e per l’intera comunità.







