Un evento innovativo e di grande valore ambientale si prepara a fare tappa in Sicilia: tra il 3 e il 9 novembre 2025, a Valle Fico, nel territorio di Altofonte (Palermo), si terrà il primo Cantiere dimostrativo di Fuoco Prescritto dell’isola. L’iniziativa, che rappresenta una svolta nella gestione e prevenzione degli incendi boschivi, sarà realizzata grazie alla collaborazione tra D.R.E.Am. Italia, il Corpo Forestale della Regione Siciliana, il Dipartimento SAAF dell’Università di Palermo e il Collettivo Rewild Sicily. Il progetto rientra nell’ambito di “Custodi e territorio: pianificazione territoriale con e per la comunità per la prevenzione degli incendi”, promosso e sostenuto da Sicily Environment Fund e Patagonia, con il supporto operativo del Comune di Altofonte, della Pro Loco Altofonte e della Protezione Civile.
La data esatta del cantiere verrà confermata solo a ridosso dell’evento, poiché dipenderà dalle condizioni meteorologiche. Prima delle attività sul campo, è prevista a Palermo una conferenza stampa per presentare ufficialmente il progetto e i suoi obiettivi.
Cos’è il fuoco prescritto
Il fuoco prescritto, riconosciuto dalla normativa nazionale (Legge 155/2021), è una tecnica controllata e sicura, condotta da personale specializzato, che consiste nel bruciare porzioni di vegetazione secca o eccessivamente densa per ridurre il rischio di incendi incontrollati. In questo modo, si eliminano i materiali infiammabili presenti nel sottobosco e si rendono boschi e pascoli più resistenti al fuoco. Si tratta di una pratica già consolidata in paesi come Spagna, Portogallo e Francia, e sperimentata con successo anche in Toscana. Con il cantiere di Altofonte, la Sicilia entra per la prima volta in questo percorso di prevenzione attiva e sostenibile.
Una giornata aperta alla partecipazione
Durante il cantiere dimostrativo, i partecipanti potranno osservare dal vivo un intervento di fuoco prescritto, assistere a briefing tecnico-scientifici e incontrare esperti e partner del progetto.
Sarà un’occasione per conoscere da vicino una pratica che unisce conoscenza scientifica, tutela ambientale e gestione responsabile del territorio. “Non è fuoco contro la natura, ma fuoco per la natura”, sottolinea Luca Tonarelli di D.R.E.Am. Italia, riassumendo lo spirito dell’iniziativa.




