Intonaco staccato e lanciato: vandali nella chiesa di San Francesco a Monreale

Redazione

Cronaca - La denuncia

Intonaco staccato e lanciato: vandali nella chiesa di San Francesco a Monreale
I ragazzi stavolta sono stati ripresi in un video dalle telecamere di sorveglianza

06 Ottobre 2025 - 09:48

Intonaco staccato dai muri e utilizzato come un gioco da lanciare agli amici. Non è la prima volta che succede nella chiesa di San Francesco a Monreale. Ieri l’ennesimo atto vandalico su un prospetto, quello della chiesa, già deturpato e sistemato varie volte. I ragazzi, però, stavolta sono stati ripresi in un video dalle telecamere di sorveglianza e il parroco, don Andrea, ha chiesto ai giovani di presentarsi in chiesa per riparare tutto, oppure presenterà denuncia ai carabinieri.

“L’ombra lunga dell’inciviltà si è nuovamente allungata su Monreale – dice il consigliere comunale Ignazio Zuccaro – Si tratta di un gesto che non è solo un reato, ma una profonda ferita inferta alla sensibilità di una comunità intera: la facciata, è stata ridotta a una tela per la stupidità distruttiva di ignoti. La Chiesa di San Francesco è un monumento che appartiene alla storia di Monreale e al suo patrimonio culturale. Danneggiare le mura esterne di un edificio di tale valore non è una bravata, ma un attacco diretto alla memoria storica. È un atto di ignoranza e di disprezzo che tradisce un fallimento educativo e civile. Al danno estetico e morale si aggiunge il costo economico per il ripristino. Ma il danno più grave resta quello morale. La vista di quelle deturpazioni genera sdegno e un senso di impotenza nei fedeli e nei cittadini che, quotidianamente, si impegnano per mantenere vivo e dignitoso il tessuto sociale e urbano. Di fronte a questo degrado, non possiamo e non dobbiamo limitarci alla condanna. È necessario un
impegno collettivo e costante”.

“Il vero restauro – conclude Zuccaro – non è solo la pulizia delle mura, ma il restauro del senso civico. La bellezza e la sacralità della Chiesa di San Francesco devono essere difese con la forza dell’unità e della condanna unanime. Non permetteremo che l’inciviltà prevalga sulla nostra storia”.

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