Il Partito Popolare Europeo rimane “il punto di riferimento. Forza Italia ha la sua storia, ha la sua battaglia, ma non riesce a raggiungere tutti gli elettori moderati che da sempre votano o si riconoscono nelle idee del centro. Noi vogliamo fare proprio questo”. Per quanto riguarda la prossima manovra finanziaria, Lupi ha illustrato le proposte del partito che poi “dovranno essere viste insieme in una sintesi della maggioranza”. Le priorità riguardano misure a favore dei giovani, i salari, le imprese, e la famiglia. “L’obiettivo – ha evidenziato Lupi – deve essere quello di concentrare le risorse, di non disperderle perchè altrimenti noi si va da nessuna parte”. Una manovra che deve servire “per rilanciare l’economia, non una legge che la fermi. I nostri principi cardine andranno avanti e li diclineremo nel miglior modo possibile”.
Spostando infine l’attenzione ai conflitti internazionali, Lupi ha sottolineato come quello tra Israele e Hamas sia ormai “una strage, non un genocidio”, e per questo “bisogna fermarsi e bisogna aprire la via diplomatica”. E riguardo la missione umanitaria Sumud Flotilla, pur riconoscendo come “lo scopo sia assolutamente nobile”, ha sottolineato come “a un certo punto bisogna essere responsabili. In un momento come questo, serve anche il coraggio di fermarsi, di fare un passo indietro. Accogliere l’appello del Presidente della Repubblica mi sembra un gesto di coraggio, non di codardia, perchè quando entri in acque di guerra poi alla fine inizi anche a far venire meno la forza del tuo progetto e la bontà del tuo scopo”.
Sull’altro versante, quello Russo-Ucraino, la recente minaccia di uno sconfinamento dei droni di Mosca nei cieli europei, per Lupi sarebbe “una provocazione che arriva non a caso”, una “strategia complessiva per tenere alta la tensione. Putin ha dimostrato che non vuole la pace e quindi questi sconfinamenti dei droni servono ad aumentare la tensione” anche se, ha ricordato, “mai sottovalutare i rischi” perchè prima delle invasioni dell’Ucraina “c’erano le esercitazioni”, e poi le armate russe hanno invaso l’Ucraina. “Io non vedo una minaccia così vicina, ma non posso neanche pensare che si possa sottovalutata”, ha concluso.
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