Alitosi: le migliori abitudini per un alito sempre fresco

Redazione

Rubriche - I consigli degli esperti

Alitosi: le migliori abitudini per un alito sempre fresco
Alla base di un alito sano e gradevole si trova una corretta igiene orale

24 Luglio 2025 - 10:32

L’alitosi è una condizione più diffusa di quanto si creda e può incidere profondamente sul benessere psicologico e sulle relazioni sociali di chi ne soffre. Spesso sottovalutato o mascherato con soluzioni temporanee, questo disturbo può essere il sintomo di una cattiva igiene orale o di abitudini quotidiane poco equilibrate. Affrontarlo richiede attenzione, costanza e un approccio consapevole alla cura della bocca e alla salute generale.

L’igiene orale come primo alleato

Alla base di un alito sano e gradevole si trova una corretta igiene orale. Lavare i denti almeno due volte al giorno con un dentifricio al fluoro, utilizzare quotidianamente il filo interdentale per rimuovere i residui di cibo tra gli spazi dentali e dedicare attenzione alla pulizia della lingua sono gesti fondamentali per ridurre la carica batterica responsabile dei cattivi odori. Anche le gengive vanno curate con scrupolo, poiché infiammazioni e parodontiti possono contribuire significativamente all’insorgenza dell’alitosi.

Per un’igiene orale davvero completa, è consigliabile integrare le cure quotidiane con la rimozione periodica del tartaro in studio. Viene indicato, infatti, anche nelle linee guida di DentalPro sulla pulizia dei denti: il trattamento è l’unico modo per eliminare in profondità placca e batteri difficili da rimuovere con la sola igiene domestica.

Alimentazione equilibrata e corretta idratazione

Un ruolo importante nella prevenzione dell’alitosi è svolto dall’alimentazione. Alcuni cibi, come aglio, cipolla o spezie particolarmente intense, possono provocare odori persistenti, ma anche una dieta troppo ricca di proteine o povera di carboidrati può alterare l’equilibrio della flora orale, generando composti solforati volatili.

Consumare frutta e verdura fresca, grazie al loro contenuto di fibre e acqua, stimola la salivazione e aiuta a mantenere la bocca pulita in modo naturale. La saliva, infatti, rappresenta un importante meccanismo di difesa contro i batteri. Per questo, mantenersi ben idratati durante la giornata è essenziale: bere regolarmente acqua riduce la secchezza delle fauci e favorisce l’eliminazione delle particelle residue responsabili del cattivo odore.

Fattori aggravanti e patologie: quando l’alito riflette la salute generale

L’alito può essere anche un indicatore significativo di abitudini nocive o di disturbi più profondi. Il fumo di sigaretta, ad esempio, incide negativamente non soltanto per la persistenza delle sostanze volatili che impregnano il cavo orale, ma anche perché altera il microbiota, riduce la produzione di saliva e favorisce l’insorgenza di gengiviti e infezioni. L’alcol, se consumato abitualmente, agisce in modo analogo, disidratando le mucose e creando un ambiente favorevole alla proliferazione batterica.

A questi fattori si affiancano numerose condizioni cliniche che possono influire sull’alito in modo subdolo ma costante. Il reflusso gastroesofageo, le infezioni croniche delle tonsille o le patologie respiratorie — come sinusiti e bronchiti persistenti — contribuiscono alla formazione di composti odorosi che risalgono lungo le vie aeree o digestive. Spesso, proprio l’alitosi rappresenta uno dei primi segnali di disturbi che richiedono un approfondimento medico. In tale prospettiva, è fondamentale adottare una prevenzione in senso più ampio, che includa lo stile di vita, le abitudini personali e il monitoraggio dello stato di salute generale. Visite periodiche dal dentista, abbinate a controlli medici mirati, permettono non solo di individuare le cause dirette del disturbo, ma anche di intervenire precocemente su eventuali patologie correlate.

Altre notizie su monrealepress

Autorizzazione del Tribunale di Palermo N. 621/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana
redazione@monrealepress.it