Nel cammino della memoria e della riconoscenza, è stato reso omaggio al maresciallo dei carabinieri Filippo Salvi, caduto il 12 luglio 2007 durante una delicata operazione di polizia giudiziaria finalizzata alla cattura del latitante Matteo Messina Denaro. In quella circostanza, mentre installava una telecamera di sorveglianza su Monte Catalfano, nel territorio di Bagheria, un tragico incidente lo strappò alla vita mentre stava compiendo il proprio dovere. La sua figura, ancora oggi, continua a vivere nei reparti del Ros. La commemorazione è stata anche l’occasione per presentare l’opera realizzata dal maestro ceramista monrealese Nicolò Giuliano, che ha voluto dedicare a Salvi un altorilievo carico di simboli e significati. L’artista ha inserito, in un angolo nascosto della scultura, la data del 16 gennaio 2023: il giorno dell’arresto di Messina Denaro, evento che per molti Carabinieri del Ros ha rappresentato anche un tributo ideale al sacrificio dell’appuntato Salvi, il cui contributo è stato ritenuto parte del lungo percorso che ha portato alla cattura del boss.
L’altorilievo, installato nuova sede del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri (Ros), nell’ex ospedale militare di Palermo, raffigura Salvi incastonato su pietra lavica dell’Etna, scelta che simboleggia resistenza e memoria destinata a durare nei secoli. Il colore dominante è il “verde Lampedusa”, interpretato da Giuliano come colore della speranza, rivolto non solo a chi conserva il ricordo di Salvi ma anche alle nuove generazioni. Sullo sfondo, un tramonto ispirato alla poesia “Il tramonto” della giovane Nadia Nencioni, una delle piccole vittime della strage dei Georgofili del 1993. Alcuni versi della poesia—tra cui il drammatico “Tutto è finito”, scritto tre giorni prima della sua morte—hanno profondamente colpito l’artista, spingendolo a legare idealmente il sacrificio di Salvi alle vittime innocenti delle mafie.
Alla cerimonia hanno preso parte numerose autorità civili e militari: il prefetto di Palermo, Massimo Mariani, il Comandante Interregionale Carabinieri “Culqualber”, Generale di Corpo d’Armata Claudio Domizi, il Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, Generale di Brigata Ubaldo Del Monaco, il Comandante Provinciale di Palermo, Generale di Brigata Luciano Magrini. A fare gli onori di casa, il Generale di Brigata Vincenzo Molinese, comandante del Raggruppamento Operativo Speciale (R.O.S.). Inoltre presenti anche il capo della procura Maurizio De Lucia, il questore Maurizio Calvino, la deputata Carolina Varchi, la signora Lorenzina Vitali, madre di Filippo Salvi, insieme ai familiari, Maria Falcone con il figlio Vincenzo Di Fresco, Alessandro De Lisi, curatore del Museo del Presente “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”, Lucia Borsellino e il marito Fabio Trizzino.











