Testa di coccodrillo in valigia: fermato a Punta Raisi il traffico di specie protette

Redazione

Regione - Il sequestro

Testa di coccodrillo in valigia: fermato a Punta Raisi il traffico di specie protette
Il reperto apparteneva alla specie Crocodylia spp., considerata a rischio di estinzione.

01 Dicembre 2025 - 09:03

Nell’ambito delle attività di vigilanza e contrasto al commercio di specie protette, i Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo e i funzionari Adm del Distaccamento Aeroporto Palermo, in attuazione della Convenzione di Washington (Cites), hanno intensificato i controlli sui passeggeri in transito presso lo scalo palermitano, con l’obiettivo di tutelare flora e fauna, priorità oggi centrali nel panorama internazionale. Le Fiamme gialle della Compagnia di Palermo–Punta Raisi e i funzionari doganali hanno sottoposto a controllo un passeggero palermitano proveniente da Bangkok, via Roma Fiumicino. L’ispezione del bagaglio ha permesso di rinvenire la testa essiccata di un coccodrillo, appartenente alla specie Crocodylia spp., considerata a rischio di estinzione.

Il reperto, originario delle regioni tropicali e subtropicali dell’Asia, presentava i denti in vista ed era avvolto in una busta di plastica, accorgimento con cui il passeggero aveva tentato di eludere i controlli in Thailandia fino all’arrivo a Palermo. La testa dell’animale è stata sequestrata e al viaggiatore, denunciato a piede libero, è stata contestata la violazione che prevede l’ammenda da 20.000 a 200.000 euro o l’arresto da tre mesi a un anno. Il sequestro di specie protette conferma l’impegno costante della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nella tutela dell’ambiente e della biodiversità, contrastando i traffici illegali di flora e fauna, un fenomeno che minaccia l’equilibrio degli ecosistemi globali. Un tema, questo, richiamato anche in questi giorni alla conferenza internazionale Cites Cop20, in corso a Samarcanda (Uzbekistan), con la partecipazione di delegazioni provenienti da oltre 180 Paesi.

L’attività di controllo proseguirà con l’obiettivo di garantire che ogni operazione commerciale riguardante specie protette avvenga nel pieno rispetto della normativa nazionale e internazionale, tutelando il patrimonio naturale e ostacolando pratiche illecite che danneggiano l’ambiente. Si ricorda, infine, che per tutti gli indagati vale il principio della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Il risultato conseguito è frutto della sinergia tra Guardia di Finanza e Adm, consolidata dal protocollo d’intesa sottoscritto nel 2023 e rinnovato lo scorso 28 maggio, che rafforza la cooperazione operativa negli spazi aeroportuali.

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