Il cinema, la moda e il design hanno spesso attinto all’immaginario del lusso e dell’eccesso per raccontare storie di potere, ambizione e desiderio di distinzione. Ambientazioni scintillanti, atmosfere glamour, vestiti griffati e scenografie spettacolari sono diventate icone di un certo tipo di estetica che continua a influenzare la cultura visiva contemporanea. Pensiamo alle pellicole di James Bond, dove i casinò, le auto di lusso e gli abiti eleganti non sono semplici dettagli scenografici ma veri e propri simboli di uno stile di vita esclusivo o a film come Il grande Gatsby, che hanno reso immortale l’immagine di feste sfarzose e atmosfere decadenti. Lo stesso vale per serie televisive come Succession o Dinasty, che mettono in scena ambienti raffinati e dinamiche familiari immerse in un contesto di ricchezza e potere.
Se ci spostiamo oltre il cinema e la televisione, scopriamo che questo immaginario prende forma anche in altri contesti. I giochi di casino, spesso evocati nell’immaginario collettivo, contribuiscono a rafforzare l’idea del lusso come atmosfera più che come semplice luogo: tavoli, luci e ritualità formano un’estetica riconoscibile che il cinema e la cultura visiva hanno reso iconica. Anche quando citati brevemente, portano con sé un repertorio visivo immediato legato all’eleganza e all’esclusività.
Lo stesso meccanismo si ritrova nei videogiochi come Hitman, dove ambienti come hotel esclusivi, sfilate di moda o ville private non servono solo a creare scenografie spettacolari, ma funzionano come parte integrante della narrazione. Qui il lusso diventa un linguaggio visivo che comunica potere, controllo e distanza, contribuendo a rendere credibile il mondo in cui si muove il protagonista. L’estetica raffinata non è un semplice sfondo, ma un elemento che costruisce atmosfera, tensione e identità narrativa.
Anche il marketing ha fatto propria questa estetica, utilizzando immagini di ambienti raffinati per promuovere prodotti e servizi, trasformando il concetto di lusso in un linguaggio universale capace di attrarre e suggestionare. La stessa logica si ritrova nelle grandi fiere internazionali di design e della moda, dove gli allestimenti non si limitano a presentare oggetti ma costruiscono veri e propri mondi narrativi che evocano eleganza e prestigio.
Ciò che emerge, è un immaginario che attraversa media diversi e che trova nel digitale e nel fisico un nuovo terreno di espressione. Dai film alle serie televisive, dai videogiochi alle piattaforme culturali, l’estetica del lusso continua a esercitare un fascino potente, trasformandosi in un linguaggio condiviso che racconta aspirazioni, desideri e identità.
L’immaginario del lusso, con le sue atmosfere raffinate e i simboli di esclusività, si conferma così un elemento trasversale della cultura visiva contemporanea. Non è solo un dettaglio estetico, ma un linguaggio capace di comunicare valori, emozioni e dinamiche sociali, capace di attraversare cinema, televisione, videogiochi, moda e design. In ogni forma e media, il lusso continua a trasformarsi in strumento narrativo e culturale, raccontando storie di potere, aspirazioni e identità, e dimostrando come estetica e significato possano intrecciarsi per costruire mondi credibili e affascinanti.
Foto di Yaroslav Muzychenko su Unsplash




