L’arma dei carabinieri entra nelle scuole di Monreale: “Spieghiamo ai ragazzi i pericoli di alcol e droghe”

Redazione

Cronaca - Il progetto

L’arma dei carabinieri entra nelle scuole di Monreale: “Spieghiamo ai ragazzi i pericoli di alcol e droghe”
L'incontro con il capitano Giaquinto e il comandante La Rocca alla Guglielmo II

29 Novembre 2025 - 10:53

Una classe super-attenta e un docente d’eccezione alla scuola Guglielmo II di Monreale. Ieri, nella scuola della cittadina normanna coordinata da Irene Bornelli, una lezione speciale tenuta dal capitano dei carabinieri di Monreale Niko Giaquinto accompagnato dal comandante della stazione carabinieri di Monreale Antonio La Rocca. L’Arma porta nelle scuole alcune delle tematiche più importanti e che riguardano da vicino proprio i giovani: la dipendenza dall’alcol e dal fumo, l’uso di droga, la ludopatia e la guida pericolosa.

L’obiettivo dell’iniziativa di educazione e prevenzione, rivolta agli studenti delle scuole della provincia di Palermo, è chiaro: sensibilizzare i più giovani sui rischi legati all’abuso di alcol e droghe e promuovere comportamenti responsabili alla guida. Il progetto rientra nel più ampio programma di sicurezza partecipata e prevenzione stradale che l’Arma porta avanti con costanza sul territorio, affiancando alle attività di controllo anche momenti di formazione e dialogo con la cittadinanza.

Dopo una vivace spiegazione del comandante Giaquinto sui pericoli di alcol, droga e fumo, si è passati ad un momento ludico, ma molto importante. I ragazzi, infatti, attraverso l’uso di occhiali specifici, hanno potuto sperimentare in prima persona cosa vuol dire essere alla guida sotto l’effetto di alcol o droga. Infatti, dovevano seguire un percorso stradale, senza toccare ostacoli. Ma gli occhiali, che simulano gli effetti distorti di chi guida non in perfette condizioni, rendevano quasi impossibile seguire la strada corretta. L’iniziativa dei carabinieri di Monreale, che si inserisce in una strategia più ampia di prevenzione e prossimità, rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni, scuole e comunità locali. La sicurezza, infatti, non si costruisce solo con i controlli e le sanzioni, ma anche — e soprattutto — con l’educazione, la conoscenza e la responsabilità condivisa. Come sottolineano spesso i militari dell’Arma, “la prevenzione è la prima forma di tutela della vita”. E proprio da questo principio nasce un progetto che vuole formare cittadini più consapevoli e strade più sicure.

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