Monreale, l’incubo di Noemi: minacciata e perseguitata da mesi da uno stalker

Redazione

Cronaca - La storia a Le Iene

Monreale, l’incubo di Noemi: minacciata e perseguitata da mesi da uno stalker
Un persecutore invisibile che la scruta, la segue, la tormenta. Il servizio de “Le Iene”, con l’inviata Veronica Ruggeri

20 Novembre 2025 - 13:22

A Monreale c’è una ragazza di diciotto anni che da sette mesi vive un incubo che sembra non concederle tregua. È la storia di Noemi, una quotidianità fatta di messaggi minacciosi, telefonate anonime e un’ombra che incombe sulla sua casa ogni notte. Un persecutore invisibile che la scruta, la segue, la tormenta. A raccontare questa vicenda, diventata ormai un caso, è stato un servizio de “Le Iene”, con l’inviata Veronica Ruggeri arrivata in città per provare a far luce sul mistero.

Secondo quanto emerso, tutto sarebbe iniziato lo scorso 7 maggio, quando sulla casella Instagram della ragazza sono comparsi i primi messaggi: insulti brutali, minacce di morte, frasi pensate per ferire e destabilizzare. Nel corso dei mesi, la situazione è degenerata. Non solo sms e chiamate a qualsiasi ora, ma anche fasci di luce proiettati contro la casa nel cuore della notte. Una sorta di rituale inquietante che Noemi e sua madre descrivono come “un horror quotidiano”.

Dietro quelle minacce sembra esserci qualcuno che conosce molto bene le loro abitudini. Ogni movimento di Noemi viene seguito, osservato, anticipato. L’hacker — come lo chiamano ormai le due donne — è puntuale, quasi ossessivo, e continua a colpire lasciando dietro di sé solo tracce digitali e nessuna certezza.

La vicenda si intreccia anche con un passato familiare doloroso. Noemi racconta di non aver mai avuto un vero rapporto con il padre, che viveva un’altra vita, un’altra famiglia, lontana da Monreale. Solo anni dopo, cercando il suo nome su Google, la giovane scopre che l’uomo era stato arrestato per mafia e aveva scontato lunghi anni di carcere per estorsione, armi e traffico di droga. È morto qualche anno fa, ma il suo nome continua a pesare sulla vita di Noemi come un’eredità ingombrante.

Ed è proprio tornando sui social che la ragazza nota un elemento che fa scattare il sospetto: il profilo da cui arrivano le minacce porta il nome della sorellastra, figlia dell’altra famiglia del padre. Poi compaiono messaggi anche dal fratellastro. Il quadro, almeno in apparenza, sembra delinearsi, ma nessuna certezza ufficiale è stata ancora raggiunta.

Nel frattempo la vita di Noemi è precipitata: ha cambiato scuola “per non mettere in pericolo i compagni”, come racconta davanti alle telecamere. Ogni giorno si rivolge alle forze dell’ordine, ogni notte resta sveglia con la madre, terrorizzata da quegli inquietanti fasci di luce che tornano puntuali.

Nel finale del servizio, l’inviata Ruggeri accompagna Noemi in una casa abbandonata che secondo alcune segnalazioni potrebbe essere collegata all’origine delle intimidazioni. Una struttura fatiscente, carica di suggestioni e paure. Ma, anche lì, nessuno si rivela. Nessuna voce, nessun volto, nessuna conferma.

Ad oggi, l’identità di chi perseguita Noemi resta un enigma. Resta invece fin troppo chiara la sofferenza che sta vivendo una ragazza giovanissima e la madre che la sostiene ogni notte, in attesa che qualcuno riesca finalmente a dare un nome all’ombra che da mesi le tormenta. Un mistero ancora aperto che ha acceso i riflettori su una vicenda umana complessa, dolorosa e raccontata con le voci spezzate di chi da sette mesi non conosce più la parola “normalità”.

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