Monreale, alla Morvillo il teatro per crescere: gli alunni incontrano Elisa Parrinello e Carlo Di Vita

Redazione

Cronaca - La lezione speciale

Monreale, alla Morvillo il teatro per crescere: gli alunni incontrano Elisa Parrinello e Carlo Di Vita
L’appuntamento ha offerto ai ragazzi un viaggio dentro la storia e la missione del Ditirammu

19 Novembre 2025 - 15:51

Il teatro come spazio di gioco, creatività e formazione personale. È questo il messaggio arrivato agli studenti delle classi terze della scuola “Francesca Morvillo” di Monreale durante l’incontro svoltosi lo scorso 17 novembre con Elisa Parrinello, direttrice del Teatro Ditirammu e del laboratorio permanente Ditirammulab. L’appuntamento ha offerto ai ragazzi un viaggio dentro la storia e la missione del Ditirammu, realtà che da anni porta avanti un lavoro di valorizzazione delle radici artistiche siciliane attraverso canti, racconti e performance legate alla tradizione popolare. Parrinello ha raccontato come il teatro possa diventare un linguaggio espressivo ricco, capace di unire divertimento e cultura.

Accanto a lei è intervenuto Carlo Di Vita, ex allievo del Ditirammu e oggi maestro del laboratorio teatrale. La sua testimonianza è stata tra i momenti più coinvolgenti: ha spiegato come, partito quasi per caso, abbia trovato nel teatro la sua passione, trasformandola poi in professione. Un racconto che ha mostrato agli studenti quanto l’esperienza teatrale possa segnare un percorso di crescita autentico.

Il dialogo si è articolato attorno a una domanda provocatoria: “Che me ne faccio io del teatro?”. Le risposte dei ragazzi hanno confermato la forza di questo linguaggio: il teatro come luogo d’incontro, occasione per esprimersi liberamente, strumento per conoscersi e per “liberarsi” da timidezze e tensioni. Superata l’iniziale riservatezza, gli studenti si sono lasciati coinvolgere negli esercizi di mimica e nei brevi momenti di canto proposti da Parrinello. Un primo assaggio della dimensione ludica e comunicativa del lavoro teatrale.

La direttrice si è soffermata anche sul valore educativo del “mettersi nei panni dell’altro”, spiegando come l’interpretazione di un personaggio sia un esercizio di empatia capace di ampliare lo sguardo e ridurre i comportamenti ostili. Un modo, ha sottolineato, per prevenire fenomeni come il bullismo e per imparare a leggere le fragilità altrui. Parrinello ha raccontato inoltre le sue esperienze in contesti sociali molto diversi, dai più difficili ai più sereni, evidenziando come ogni ambiente abbia contribuito a un arricchimento umano e professionale.

L’iniziativa rientra in una più ampia progettualità della scuola, che considera il teatro un tassello fondamentale del percorso educativo. Per il secondo anno consecutivo l’istituto ha infatti attivato percorsi Pon dedicati alle arti performative, articolati in tre moduli: musicale, sceneggiatura e recitazione, artistico-scenografico. L’obiettivo è offrire agli studenti la possibilità di vivere il teatro da più prospettive, valorizzando talenti individuali e promuovendo aggregazione e crescita culturale.

La collaborazione con il Teatro Ditirammu proseguirà anche nelle attività già programmate. Un investimento culturale importante, che la scuola porta avanti con convinzione: avvicinare i giovani al teatro non solo come spettatori, ma come protagonisti, riconoscendolo come uno spazio formativo essenziale in cui scoprire sé stessi, sviluppare creatività e costruire relazioni autentiche.

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