Un fronte comune per educare, prevenire e arginare la violenza giovanile. È questo l’obiettivo del “Patto per la prevenzione della violenza tra i giovani”, siglato oggi a Monreale tra Arcidiocesi, Asp di Palermo, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Siap (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia), Comune, Osservatorio Autovino e le istituzioni scolastiche del territorio.
Un’iniziativa fortemente voluta dall’Arcivescovo di Monreale, monsignor Gualtiero Isacchi, che da quasi un anno lavora con un gruppo di esperti per costruire un percorso educativo capace di contrastare il crescente fenomeno della violenza tra i ragazzi. “Non si tratta di un problema isolato – ha spiegato l’Arcivescovo – ma di un malessere diffuso che riguarda l’intero Paese. La società deve tornare ad accompagnare i giovani nel loro processo di crescita, aiutandoli a diventare cittadini consapevoli. Per questo serve un’azione culturale forte, condivisa e duratura”.
Il documento affronta in modo concreto le molteplici sfaccettature del disagio giovanile: bullismo e cyberbullismo, uso di droghe – in particolare del crack –, linguaggio violento, ma anche abusi e difficoltà familiari. L’obiettivo è intervenire prima che la violenza diventi “normalità”, puntando su prevenzione, formazione e sostegno.
“Il Patto Educativo – ha dichiarato il sindaco Alberto Arcidiacono – è un passo decisivo per costruire una comunità coesa e responsabile. Solo unendo competenze e impegno possiamo garantire alle nuove generazioni un futuro fondato sulla legalità”. Sulla stessa linea Antonio Levita, direttore sanitario dell’Asp di Palermo, che ha sottolineato come “questa alleanza tra istituzioni rappresenti un impegno etico e programmatico per rispondere ai bisogni educativi del territorio e contrastare anche la violenza amplificata dai social network”.
Le Forze dell’Ordine hanno espresso pieno sostegno all’iniziativa. I Carabinieri hanno ribadito la loro partecipazione “con profonda convinzione per la tutela delle nuove generazioni”, ricordando l’impegno costante nella promozione della cultura della legalità all’interno delle scuole. La Guardia di Finanza ha sottolineato l’importanza di diffondere “il concetto di sicurezza non solo fisica, ma anche economica e finanziaria, perché una società giusta nasce dal rispetto delle regole”.
Anche i Dirigenti scolastici delle scuole monrealesi – tra cui gli istituti Margherita di Navarra, Veneziano–Novelli, Basile–D’Aleo, Sciascia–Grisì, Morvillo e Guglielmo II – hanno espresso entusiasmo per il progetto, definendolo “un’alleanza strategica per contrastare con determinazione ogni forma di violenza giovanile”.
Il Patto, in fase sperimentale, entrerà pienamente in vigore nell’anno scolastico 2025/2026 e sarà rinnovabile per i due anni successivi. Il programma prevede concorsi multimediali per studenti, laboratori formativi, spazi di ascolto, corsi per docenti e genitori e incontri con rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Il coordinamento sarà affidato all’Arcidiocesi di Monreale, mentre il Comune metterà a disposizione risorse economiche e spazi pubblici. Un’alleanza concreta, dunque, per restituire ai giovani non solo strumenti di difesa, ma soprattutto una prospettiva di crescita fondata su rispetto, legalità e responsabilità collettiva.




