“In democrazia qualunque manifestazione e forma di protesta deve essere tutelata, quando si svolge nel rispetto delle regole e del diritto internazionale, e non possono essere soffocate con violenza”, ha aggiunto il ministro.
“Per garantire assistenza ai cittadini italiani presenti sulla Flotilla, dopo aver sentito il presidente del Consiglio, ho autorizzato l’intervento immediato della fregata della Marina Militare che già si trovava in navigazione a nord di Creta – ha spiegato Crosetto -. Successivamente a questa missione, mi sono permesso di porre una domanda: è proprio necessario mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini italiani per far giungere gli aiuti a Gaza? E mi sono attivato, anche mettendomi in contatto con molti parlamentari, il governo ha sostenuto lo sforzo umanitario per l’aiuto alla Striscia, e siamo in grado di far raggiungere, anche oggi, in piena sicurezza, tutti gli aiuti che la Flotilla sta portando”.
Il ministro Crosetto ha ricordato: “Siamo stati in prima linea nell’alleviare le sofferenze della popolazione civile colpita da Hamas. Centinaia di palestinesi hanno ricevuto cure, assistenza sanitaria”.
“Ci siamo chiesti cosa il Governo, la Difesa, poteva fare per impedire che si arrivasse ad un punto di non ritorno, quello che abbiamo ritenuto di fare era inviare una nave in questo momento, alla quale se ne aggiungerà un’altra: la nave Alpino che è già partita, ma non è nostra intenzione muovere navi militari per porre guerra ad un paese amico. Noi siamo lì a tutelare i cittadini italiani – ha aggiunto -. Il nostro obiettivo ora deve essere un altro: far capire i rischi che possono correre dalla possibilità di reazioni al di fuori delle acque internazionali”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).




