Palermo si è fermata questa mattina per ricordare Libero Grassi, l’imprenditore ucciso dalla mafia il 29 agosto del 1991 per avere avuto il coraggio di dire no al pizzo e denunciare pubblicamente i suoi estorsori. A 34 anni da quel delitto, la città ha reso omaggio alla sua memoria con una cerimonia alla quale hanno preso parte istituzioni e cittadini.
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha sottolineato il valore ancora attuale della testimonianza di Grassi: “La sua testimonianza è un monito necessario – ha detto –. Non bastano le celebrazioni, serve un impegno concreto per sottrarre spazio e consenso alla criminalità, soprattutto nei quartieri più fragili della città. Dobbiamo offrire alternative vere: scuole, servizi, lavoro, cultura. Onorare Libero Grassi significa agire ogni giorno affinché nessuno sia più costretto a scegliere tra il silenzio e la morte”.
Alla cerimonia ha preso parte anche l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Scarpinato, in rappresentanza del presidente della Regione Renato Schifani. “Libero Grassi – ha dichiarato – ha avuto il coraggio di opporsi alla mafia per difendere la sua libertà di cittadino e di imprenditore. Il suo messaggio di legalità ha attraversato le generazioni e ha contribuito a cambiare la Sicilia, richiamando tutti noi, ognuno nel proprio ambito, al dovere quotidiano di lotta contro ogni forma di mafia”. La giornata in memoria di Grassi proseguirà con diverse iniziative culturali e di riflessione, che coinvolgeranno associazioni, istituzioni e società civile. Il programma completo è disponibile a questo link: Libero Grassi, 34 anni dopo: una giornata di memoria e impegno.






