“Boom boom e abbiamo 50 euro”, estorsioni e minacce dopo truffa del finto incidente: arrestati in tre

Redazione

Palermo - L'operazione della polizia

“Boom boom e abbiamo 50 euro”, estorsioni e minacce dopo truffa del finto incidente: arrestati in tre
Per due più si sono aperte le porte del carcere, per il terzo disposti i domiciliari con braccialetto elettronico

02 Agosto 2025 - 16:02

Si è conclusa con tre arresti un’odiosa vicenda di estorsioni ai danni di un cittadino palermitano, costretto per settimane a versare denaro sotto minaccia. La polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre uomini, rispettivamente di 20, 21 e 54 anni, tutti palermitani. Per i due più giovani si sono aperte le porte del carcere, mentre per il terzo è stata disposta la detenzione domiciliare con braccialetto elettronico.

La vicenda ha avuto origine da una classica truffa del finto incidente: uno degli indagati avrebbe simulato un tamponamento in strada per ottenere un risarcimento immediato. La vittima, pur non avendo causato alcun danno, ha ceduto alle pressioni e ha consegnato del denaro nel tentativo di chiudere la questione. Ma quello era solo l’inizio di un incubo durato quasi un mese.

I tre arrestati, infatti, hanno trasformato l’episodio in una vera e propria estorsione continuata, con richieste sempre più ingenti e frequenti. La vittima, soggiogata dalle minacce, ha consegnato complessivamente 17.400 euro, in parte tramite bonifici, in parte prelevati direttamente in contanti. In alcuni casi, i malviventi si presentavano fin sotto casa per incassare i soldi, arrivando anche a inventare costi fittizi come spese legali o ulteriori danni al veicolo. In un episodio particolarmente inquietante, uno dei giovani estorsori si è presentato vestito da finta guardia giurata, completo di manette e pistola (rivelatasi poi una replica giocattolo, ma non distinguibile a colpo d’occhio). Le intimidazioni e la pressione psicologica hanno portato la vittima sull’orlo del collasso, finché ha trovato la forza di denunciare tutto alla Polizia del Commissariato Porta Nuova.

Gli agenti, grazie a un’indagine rapida e scrupolosa, hanno ricostruito i fatti raccogliendo testimonianze, video delle telecamere di sorveglianza e soprattutto messaggi e audio compromettenti trovati nei telefoni dei responsabili. In particolare, il finto vigilante aveva già pianificato altre truffe simili, con l’idea di colpire turisti nel centro storico e “farsi i bagni”, ossia guadagnare cifre consistenti con lo stesso sistema. “Con me non sei mai senza soldi, succede una cosa, un secondo… boom boom boom ed abbiamo 50 euro”, diceva uno degli arrestati in una conversazione intercettata. Il gip ha riconosciuto gravi e concordanti indizi di colpevolezza, emettendo l’ordinanza che è stata eseguita nei giorni scorsi dagli agenti. L’inchiesta prosegue per accertare eventuali altri episodi simili e responsabilità ulteriori.

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