Una serie di iniziative per accompagnare Palermo nel ricordo di Paolo Borsellino e della scorta, assassinati 33 anni fa da Cosa nostra in via D’Amelio: tra appuntamenti culturali e manifestazioni, la città si fa portavoce di memoria ma al contempo continua a chiedere giustizia. Palermo si stringe attorno alla memoria del giudice palermitano e degli agenti della sua scorta, con una giornata intensa di appuntamenti, riflessioni, testimonianze e partecipazione collettiva.
Il cuore della commemorazione batte, come ogni anno, proprio lì, in via D’Amelio, luogo simbolo del sacrificio e della sete di verità. Dalle 8 alle 14, il Centro Studi Paolo e Rita Borsellino propone l’iniziativa “Coloriamo via D’Amelio: il 19 luglio per i cittadini di domani”, dedicata a Rita, Paolo, Agostino, Claudio, Emanuela, Vincenzo e Walter. Davanti all’Albero della Pace si svolgeranno attività educative e laboratori all’aperto, in collaborazione con il Movimento delle Agende Rosse di Salvatore Borsellino. Il tema scelto è “Se vuoi la pace, prepara la pace”: un percorso formativo pensato per trasmettere ai più giovani i valori della fratellanza, della giustizia e della costruzione attiva di una società più equa.
In parallelo, il palazzo di giustizia di Palermo ospita la seconda giornata del convegno internazionale “Le sfide della criminalità organizzata transnazionale – Scenari europei e latino-americani della cooperazione giudiziaria internazionale”, con la partecipazione, tra gli altri, del procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo e della presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo. Sempre in ambito istituzionale, è previsto anche un omaggio al Reparto Scorte della Caserma Lungaro, presidio di sicurezza e dedizione.
Nel pomeriggio, alle 15, in via D’Amelio spazio al confronto con il dibattito “L’agenda rossa e il filo di sangue delle stragi”, organizzato dal Movimento delle Agende Rosse, con la presenza dei familiari delle vittime di mafia. Saranno presenti le famiglie Manca, Agostino, Impastato, Mormile, Caccia, Montinaro, Catalano, Traina, oltre a Giovanni Paparcuri, superstite dell’attentato al giudice Rocco Chinnici, Antonio Vullo, unico sopravvissuto della strage di via D’Amelio, e Salvatore Borsellino, fratello di Paolo.
Alle 16.58, orario esatto dell’attentato, verrà osservato il minuto di silenzio, seguito dalla lettura della poesia “Giudice Paolo” di Marilena Monti. Attesa anche la partecipazione della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. Alle 18.30, i giovani diventano protagonisti con il dibattito “Giovani e antimafia: contro silenzi e depistaggi”, a cura del movimento OurVoice. Un momento di confronto con il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, insieme ai ragazzi della Cittadella della Gioventù promossa dall’Agenzia Italiana per la Gioventù.
La giornata si concluderà in serata con una serie di appuntamenti culturali: ore 20.30: fiaccolata organizzata da Comunità ’92 e Forum 19 luglio, che da piazza Vittorio Veneto percorrerà via Libertà e via Autonomia Siciliana fino a via D’Amelio (LEGGI QUI). Ore 21: a Villa Filippina, in scena lo spettacolo “Il regno del disordine”. Ore 21.30, sempre in via D’Amelio, l’evento musicale e performativo “Note di resistenza oltre le macerie – Suoni e silenzi sulle stragi di Stato”, firmato OurVoice. Una giornata intensa, simbolica, e necessaria. Palermo ricorda. Palermo non dimentica.