Sono trascorsi 45 anni dalla strage di Ustica, uno dei più tragici e misteriosi eventi della storia italiana. Era il 27 giugno 1980 quando un DC-9 dell’Itavia, decollato da Bologna e diretto a Palermo, precipitò nel Tirreno all’altezza dell’isola di Ustica. A bordo si trovavano 81 persone, tutte morte nel disastro. Tra le vittime anche due cittadini monrealesi, Antonella e Giovanni Pinocchio, ai quali oggi la città ha voluto rendere omaggio.
La cerimonia commemorativa, molto partecipata, è stata organizzata dalle associazioni “Liberi di Lavorare” e Auser Circolo Biagio Giordano, entrambe guidate da Biagio Cigno, e si è tenuta a Piazza Inghilleri, davanti alla scultura commemorativa instalalta dal Comune nel 2005. Alle ore 10.30, le associazioni hanno deposto un mazzo di fiori alla base della scultura. Durante il suo intervento, Biagio Cigno ha ricordato come, a distanza di 45 anni, la verità su quanto accaduto sia ancora lontana: “Le carte segrete giacciono ancora nei cassetti, e Paesi come Francia e Belgio continuano a trincerarsi dietro il segreto militare, impedendo di fare piena luce sulla vicenda. Sarebbe opportuno che anche il nostro Governo facesse sentire con forza la propria voce”. Cigno ha inoltre denunciato il continuo susseguirsi di depistaggi e piste alternative, sottolineando che ormai è acclarato che a colpire l’aereo fu un missile.
Alla cerimonia hanno preso parte numerose realtà associative del territorio, tra cui una folta delegazione dell’Auser e l’Osservatorio alla Legalità “Giuseppe La Franca”, rappresentato dal presidente Claudio Burgio. Presente anche una rappresentanza istituzionale con il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, accompagnato dagli assessori Riccardo Oddo e Salvo Giangreco e dai consiglieri comunali Santina Alduina e Giovanni La Corte. Il Presidente del Consiglio Comunale, Marco Intravaia, assente per impegni legati alla Commissione Antimafia a Enna, ha voluto comunque omaggiare le vittime con la deposizione di un mazzo di fiori sulla lapide commemorativa.
“Questa mattina – ha dichiarato il deputato regionale di Forza Italia Marco Intravaia – ho voluto ricordarli deponendo un mazzo di fiori sulla lapide che a Monreale commemora l’accaduto. Dopo 45 anni, purtroppo, le indagini non sono arrivate a stabilire una verità definitiva, cui le famiglie hanno diritto e per la quale continueranno a lottare”.
Emozionata la partecipazione dei familiari della famiglia Pinocchio, rappresentati dal cugino Edgardo Zanetti, dalla moglie Benedetta Pinocchio e dal figlio Fabio. Assente, per impegni nelle contemporanee celebrazioni a Bologna, il fratello Francesco Pinocchio. Un momento toccante, che rinnova l’impegno della comunità monrealese nel chiedere verità e giustizia per una strage che, ancora oggi, lascia aperte troppe domande. La verità giudiziaria su quella notte rimane ancora incompleta, tra piste militari, depistaggi e interrogativi irrisolti.








