Droga consegnata come pizze: smantellata rete di pusher travestiti da rider a Palermo

Redazione

Palermo - Ballarò e Vucciria

Droga consegnata come pizze: smantellata rete di pusher travestiti da rider a Palermo
L’indagine ha portato alla luce un sodalizio criminale piramidale, con due capi al vertice in contatto diretto con i fornitori della droga

25 Giugno 2025 - 10:15

Un’organizzazione criminale radicata nei quartieri di Ballarò e Vucciria è stata smantellata all’alba di oggi grazie a una vasta operazione antidroga condotta dalla Guardia di Finanza, con l’esecuzione di otto fermi disposti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. I provvedimenti, emessi dalla Procura palermitana, scaturiscono da gravi indizi raccolti dai baschi verdi del Gruppo Pronto Impiego, che hanno documentato un’intensa attività di spaccio di cocaina e hashish, condotta con metodi innovativi e una struttura interna ben organizzata.

Una “control room” e rider della droga

L’indagine ha portato alla luce un sodalizio criminale piramidale, con due capi al vertice in contatto diretto con i fornitori della droga e diversi ruoli distribuiti tra pusher, custodi, addetti alle comunicazioni e persino “operatori di centralino”. Singolari le modalità di consegna delle dosi: gli spacciatori agivano travestiti da rider, utilizzando zaini di note piattaforme di food delivery, per non destare sospetti. Con motorini o bici elettriche raggiungevano i clienti in tutta Palermo, fino a Mondello, evitando controlli grazie a frequenti viaggi con piccole quantità.

Base logistica e turni h24

Il traffico di droga era gestito in tre turni giornalieri, con una “centrale operativa” attiva anche per 20 ore al giorno, che riceveva gli ordini e li smistava ai pusher. In media, ogni giorno si contavano circa 100 cessioni di droga, per un incasso di oltre 3.000 euro. Durante il solo periodo dell’attività investigativa, si stima siano stati venduti stupefacenti per oltre 700.000 euro.

Arrestato anche esponente della mafia nigeriana

Tra i fermati figura anche un noto esponente della mafia nigeriana, già arrestato a gennaio 2024 per aver tentato la fuga in Europa con documenti falsi. L’uomo era già sotto indagine per reati simili ed era riuscito a nascondersi all’estero. L’organizzazione si avvaleva anche della collaborazione di persone incensurate, usate come custodi della droga o del denaro. In un caso, uno di questi “magazzinieri” è stato trovato in possesso di 1,5 kg di hashish e tutto il materiale per il confezionamento.

Contanti in sottovuoto e nascondigli sicuri

Il denaro ricavato veniva sigillato in buste sottovuoto e nascosto in luoghi sicuri o affidato a persone “pulite” estranee allo spaccio, ma comunque fedeli al gruppo. Sono state effettuate 17 perquisizioni tra Palermo e Villabate, coinvolgendo oltre 100 militari della Guardia di Finanza. Le posizioni di altre persone collegate all’organizzazione sono tuttora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.

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