Dal 18 al 30 giugno, Pechino ospita “Palermo rifiorisce con Santa Rosalia”, una mostra fotografica che racconta la città attraverso il suo simbolo più identitario: la Santuzza. L’iniziativa, promossa dal Comune di Palermo in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, sarà allestita nel foyer e nel teatro dell’Istituto e inaugurerà ufficialmente il 17 giugno alla presenza del vicesindaco e assessore alla Cultura Giampiero Cannella e della direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Palermo, Maria Francesca Martinez Tagliavia. Parteciperanno anche rappresentanti istituzionali cinesi e membri del corpo diplomatico.
A dimostrazione dell’interesse suscitato, una selezione degli scatti sarà esposta anche all’aperto, nel cuore pulsante del quartiere Sanlitun, grazie alla collaborazione con la Municipalità di Pechino. Un’occasione preziosa per far conoscere ai cittadini cinesi non solo la figura di Santa Rosalia, ma anche il Festino del 14 luglio, celebrazione tra sacro e spettacolo che ogni anno anima le vie di Palermo.
“Questa tappa estera arricchisce il percorso internazionale della mostra, portando la nostra tradizione oltre i confini – dichiara il sindaco di Palermo Roberto Lagalla –. Ci onora l’attenzione ricevuta e siamo felici che parte dell’esposizione venga replicata anche nei prestigiosi spazi del Municipio della capitale. Eventi come questo generano nuovi legami e stimolano un turismo culturale che vogliamo promuovere con forza, attraverso il racconto della nostra storia e della nostra Santa.”
Curata da Sandro Follari, Maria Francesca Martinez Tagliavia, Valentina Falletta e Claudia Giocondo, la mostra nasce nell’ambito delle celebrazioni per i 400 anni dal ritrovamento delle reliquie di Santa Rosalia, avvenuto nel luglio del 1624. Un anniversario simbolico, che diventa occasione per un’esplorazione visiva della Palermo contemporanea, vista con gli occhi di fotografi professionisti e fotoreporter che hanno immortalato i momenti più intensi del Festino 2024.
“Attraverso queste immagini, i visitatori potranno comprendere il profondo legame che unisce i palermitani alla loro Patrona – sottolinea il vicesindaco Cannella –. Ma anche scoprire una città antica e in continuo movimento, aperta, accogliente, e ricca di suggestive tradizioni.”
Le opere in mostra sono state selezionate da una commissione composta da Roberto Gueli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia; Gianfranco Marrone, docente di Semiotica all’Università di Palermo, e Maria Francesca Martinez Tagliavia, direttrice della GAM. Ad arricchire l’esperienza espositiva sarà anche un concerto del pianista Marco Giliberti, sia durante l’inaugurazione che nel quartiere Sanlitun, con un omaggio musicale “al femminile” dedicato a Fanny Mendelssohn e Nadia Boulanger, oltre a brani di Franz Liszt. La seconda parte sarà un tributo ai compositori palermitani contemporanei: Marco Betta, Valentina Casesa, Giacomo Cuticchio, Giuseppe Grippi, Simone Piraino, Giulia Tagliavia e lo stesso Giliberti, in un ideale ponte musicale tra Rosalia e la creatività del presente.
“Il Festino è una tradizione identitaria di Palermo – commenta Federico Roberto Antonelli, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino –. Questa mostra rappresenta una straordinaria occasione per promuovere la cultura siciliana e rafforzare i legami tra popoli, sotto il segno dell’arte e della bellezza.”
A completare il percorso espositivo, anche due produzioni video: un filmato dedicato al Festino realizzato da Albamedia e Balich Wonder Studio, e un video immersivo di Aerial Film Studios, che offre una suggestiva visione aerea della città e dei suoi luoghi simbolo. In esposizione anche le immagini del backstage del Festino 2024 a cura di Albamedia. La mostra è organizzata dal Comune di Palermo con il supporto dell’Area Cultura, in collaborazione con Civita Sicilia e grazie al contributo dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale. Foto di copertina di Andrea Vagni