Il dolore e lo sconcerto continuano ad avvolgere la comunità di Monreale dopo la tragica notte di sabato scorso, quando tre giovani hanno perso la vita in una violenta sparatoria (LEGGI QUI). In questo clima di profonda sofferenza, le celebrazioni del Santissimo Crocifisso assumeranno quest’anno un tono di raccoglimento e preghiera. La tradizionale processione non si terrà. In segno di lutto e di riflessione, l’effige del Santissimo Crocifisso sarà portata in Cattedrale, riprendendo l’antica tradizione del 1625, quando l’Arcivescovo Venero invocò la liberazione di Monreale dalla peste bubbonica. Questa volta, la comunità si riunirà in una veglia di preghiera per chiedere la liberazione dalla “nuova peste”: la violenza.
“Nel silenzio e nella fede – ha detto l’Arcivescovo Gualtiero Isacchi – i cittadini pregheranno per Andrea, Massimo e Salvatore, vittime innocenti di un atto efferato; per le loro famiglie, distrutte dal dolore; per i giovani della città, profondamente colpiti dalla perdita degli amici; e per tutti coloro che desiderano una società più giusta e sicura. Sarà un momento di riflessione comunitaria, un appello alla responsabilità di ciascuno per fermare l’onda di violenza che ha scosso il cuore di Monreale”, ha concluso Isacchi. Le celebrazioni liturgiche resteranno invariate negli orari e nei luoghi stabiliti. L’intera comunità è invitata a partecipare, per ritrovare consolazione nella preghiera e nella speranza che solo la fede può offrire.