La segnalazione dei vicini: “La mamma picchia il bambino”, arrestata 28enne

Redazione

Palermo - La donna si trova adesso in carcere

La segnalazione dei vicini: “La mamma picchia il bambino”, arrestata 28enne
Non solo percosse ma anche ripetute violenze verbali e psicologiche

06 Giugno 2024 - 14:21

La sezione di polizia giudiziaria della Polizia di Stato ha arrestato una giovane palermitana di 28 anni, poiché indiziata di ripetuti gravi maltrattamenti fisici, psicologici e lesioni personali perpetrati ai danni del figlio minore in tenera età. La misura restrittiva, emessa dal gip di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica, Dipartimento violenza di genere, violenza domestica e tutela delle vittime vulnerabili, trae origine da una minuziosa e serrata indagine, condotta dal personale della sezione della Polizia di Stato, diretta dalla Procura.

La complessa indagine è stata messa in campo senza soluzione di continuità, impegnando i poliziotti anche nelle fasce orarie serali e notturne al fine di monitorare e di prevenire possibili gravi conseguenze all’incolumità del minore vittima di violenze. Fondamentale è stata la segnalazione da parte di alcuni testimoni, che ha fatto emergere i presunti episodi di violenza ai danni del bambino. Grazie alla sempre più attenta sensibilità delle scuole al fenomeno relativo ai maltrattamenti familiari, si è rilevata di notevole importanza la collaborazione con il personale in servizio presso la scuola frequentata dal minore.

“Le condotte vessatorie, poste in essere dalla madre ai danni del bambino – spiegano dalla Questura – si sarebbero concretizzate non solo in percosse ma anche in ripetute violenze verbali e psicologiche. Non in ultimo, durante uno degli eventi più significativi, la madre, minacciando gravi conseguenze, avrebbe provato a condizionare il piccolo figlio a mentire agli insegnanti della scuola in riguardo alla natura dei graffi visibili che lei stessa gli avrebbe provocato”.

Grazie alle sofisticate e moderne tecniche di investigazione, supportate dai servizi più tradizionali che si sono articolati sul territorio, i poliziotti della sezione di Polizia Giudiziaria, sotto la direzione della Procura della Repubblica, hanno ricostruito le frequentazioni dell’indagata, la quale esponeva il figlio a contesti sociali degradati e criminali. Nel corso della esecuzione della misura restrittiva della libertà personale, è stato essenziale l’impiego di personale femminile della sezione di Polizia Giudiziaria, specializzato in reati di violenza domestica, a garanzia soprattutto del minore. La donna è stata condotta presso la casa circondariale Pagliarelli di Palermo.

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