Lavoro, in Sicilia cresce la domanda ma mancano i professionisti

Redazione

Regione - I dati

Lavoro, in Sicilia cresce la domanda ma mancano i professionisti
Stando alle più recenti statistiche, infatti, pare che la domanda sia in forte crescita nell'isola

16 Gennaio 2024 - 12:42

Arrivano segnali incoraggianti dal mercato del lavoro siciliano, seppure con qualche nota negativa per ciò che riguarda la presenza di professionisti specializzati in diversi settori: stando alle più recenti statistiche, infatti, pare che la domanda sia in forte crescita nell’isola, con ottime prospettive per quanto riguarda il futuro di chi è alla ricerca di un impiego. Ma vediamo meglio cosa sta accadendo.

Aumentano i posti di lavoro, ma non tutti vengono coperti

L’incremento delle opportunità di lavoro in Sicilia è un segnale senza dubbio positivo, ma la mancanza di professionisti qualificati rappresenta ancora una sfida importante per il territorio, che sembra non riuscire a coprire le richieste del mercato. In particolare, secondo i dati di Unioncamere e Anpal, in questo inizio d’anno le imprese italiane sono alla ricerca di oltre 508mila lavoratori, con una domanda che sale a circa 1,4 milioni di posizioni se si considerano i primi 3 mesi del 2024. Tuttavia, in Sicilia, ben il 44,5% delle posizioni rimane non coperto a causa della mancanza di professionisti con le competenze richieste

Il fenomeno interessa soprattutto alcuni ambiti particolari, come le scienze della vita, le industrie tessili, la carpenteria metallica e la gestione dei processi produttivi, nei quali si riscontra un’offerta non sufficiente a rispondere alle richieste delle aziende. In base al Borsino delle professioni, addirittura il 91,4% delle imprese ha difficoltà a reperire farmacisti, biologi e professionisti simili, mentre il 72,8% ha difficoltà a trovare operai specializzati nell’industria tessile e altri profili. Secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, inoltre, a gennaio è previsto un aumento di 70mila assunzioni nei servizi alle persone, 68mila nel settore del commercio e 51mila nelle costruzioni.

Nuove opportunità nel settore digitale

A fare da contraltare alle difficoltà del manifatturiero e delle categorie citate, sono le nuove opportunità offerte dal mondo digitale, nel quale da un lato cresce la domanda di professionisti e dall’altro si alimenta la possibilità di lavorare a distanza, dunque anche scegliendo di rimanere nel proprio territorio di origine pur confrontandosi con realtà nazionali e internazionali.

In quest’ambito, grande interesse riscontrano le proposte delle società che si occupano di web marketing, e-commerce e servizi di intrattenimento, in particolare con queste ultime che hanno fatto da apripista alla creazione di team globali operanti in maniera interconnessa. Basti pensare a quanto accaduto nel settore dei casino online, che oggi vantano la presenza di personale specializzato in grado di progettare e sviluppare alcuni dei passatempi più apprezzati dai giocatori, vedi il caso dei moderni apparecchi come la Starburst slot, o di occuparsi da remoto di assistenza ai clienti e creazione di contenuti per il pubblico.

Quella digitale sta rappresentando una vera e propria rivoluzione in campo lavorativo, poiché in grado di abbattere le barriere e garantire nuove opportunità di collocarsi sul mercato, tanto da aver dato vita a fenomeni particolari come il South Working, che ha reso appetibili molte zone del sud Italia anche a persone provenienti da altre aree.

Come combattere la carenza di professionisti

Quello della mancanza di professionisti qualificati è un tema molto delicato, da affrontare con rapidità per non alimentare ulteriormente un gap dannoso a livello economico e sociale. Sicuramente parte del problema può essere affrontato proprio sfruttando le opportunità offerte dal digitale: l’innovazione tecnologica sta infatti trasformando diversi settori e la formazione in ambito digitale potrebbe contribuire a colmare il divario tra domanda e offerta puntando su nuove modalità di interazione e collaborazione.

A ciò, però, vanno aggiunte misure ad hoc per favorire la formazione professionale anche in quei settori che prevedono una presenza fisica, come nel caso dell’industria manifatturiera, fiore all’occhiello dell’economia italiana oggi in difficoltà proprio per la carenza di personale specializzato in campo artigiano e non solo.

Siamo dunque di fronte a un vero e proprio bivio, una sfida di non facile risoluzione che richiede la piena collaborazione di imprese, istituzioni e cittadini affinché tutte le occasioni a disposizione possano essere sfruttate al meglio, alimentando un tessuto economico in ripresa ma ancora non in grado di esprimere appieno tutte le potenzialità della Sicilia e dell’intera Italia.

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