Lagalla “Già fatto tanto, ma Palermo non si aggiusta in 12 mesi”

Redazione

Sicilia by Italpress

Lagalla “Già fatto tanto, ma Palermo non si aggiusta in 12 mesi”

02 Agosto 2023 - 14:04

PALERMO (ITALPRESS) – “Roma non si è fatta in un giorno e Palermo non si aggiusta in un anno”: si potrebbe sintetizzare con questa frase del sindaco Roberto Lagalla l’idea di quanto è stato già fatto e quanto ancora bisogna fare per la città. Il primo cittadino ha tracciato un bilancio complessivo dei primi dodici mesi di attività a Palazzo delle Aquile, insieme alla giunta al completo, a un anno esatto dall’insediamento del consiglio comunale: l’appuntamento era previsto per lo scorso 25 luglio, ma l’emergenza incendi aveva indotto Lagalla al rinvio di otto giorni. E proprio dagli incendi, ultimo in ordine cronologico tra i problemi riscontrati, parte la lunga riflessione del sindaco su quanto fatto in dodici mesi: “I rischi in alcuni momenti sono stati altissimi, i danni per quanto gravi sono poca cosa rispetto a ciò che in certi frangenti dell’emergenza siamo stati costretti a vivere e osservare. Sono in corso tutti gli accertamenti su un eventuale dolo negli incendi di Bellolampo, stiamo rilevando registrazioni e segnalazioni”.
L’emergenza ha avuto ripercussioni importanti sul piano sia ambientale che sociale: “Con Arpa e Vigili del fuoco abbiamo monitorato fin dall’inizio le concentrazioni degli inquinanti, mentre adesso stiamo stiamo controllando la ricaduta sul suolo della diossina – spiega Lagalla, – Domani dopo la riunione in Prefettura avremo il dato definitivo, ma benzene e polveri sottili risultano in continua regressione. Al momento risultano sfollate circa 40-50 famiglie, per un totale di 200 persone: ci stiamo muovendo per aiutarle ancor prima che il governo proclami lo stato di emergenza. Per chi ha perso la casa stiamo valutando una collaborazione con l’agenzia per i beni confiscati”.
Il secondo aspetto su cui si sofferma il primo cittadino riguarda la dialettica all’interno del consiglio comunale, evidenziando come “ho riscontrato una vivacità significativa, ma anche questo fa parte della democrazia. Il confronto politico è stato fondamentale per il raggiungimento di alcuni obiettivi: non c’è avversità tra maggioranza e opposizione, semplicemente si interpretano volontà diverse”. Il lavoro della giunta è stato portato avanti, secondo Lagalla, in condizioni tutt’altro che semplici nella misura in cui “il Comune è ingessato da tempo e senza bilancio dal 2019: Palermo attende risposte da troppo tempo e tocca a noi soddisfare queste domande”.
Le riflessioni dell’ex rettore dell’Università di Palermo toccano poi le attività dei singoli assessorati, a cominciare da quello alla Cultura presieduto da Giampiero Cannella: “Dopo la pandemia sono finalmente ripresi i grandi eventi e il rapporto devozionale con la Santuzza: il 4 settembre, dopo l’acchianata, istituiremo i comitati di supporto al 400esimo anniversario di Santa Rosalia e al 500esimo di San Benedetto il Moro. Per quanto riguarda attività culturali e intrattenimento sociale, sappiamo bene che devono rivolgersi anche alle periferie e stiamo lavorando in tal senso”. Sul mare Lagalla parla di “un rapporto finalmente recuperato, dopo che per troppo tempo la città gli aveva voltato le spalle: il prossimo impegno sarà la riqualificazione della costa sud con le risorse del Pnrr”.
Un altro tema riguarda i servizi di assistenza sociale, con particolare attenzione sullo stop al reddito di cittadinanza: “Rispondiamo con un’efficace elasticità alle multiformi esigenze del territorio – afferma il sindaco, – Tuttavia è importante che ai diritti dei cittadini vengano affiancati i doveri civici, che a volte vanno maggiormente enfatizzati. Sul reddito di cittadinanza sono sempre stato favorevole all’aiuto e al bisogno ma non alle modalità con cui è stato attuato, in quanto spesso ha costituito un elemento di diseducazione civile. L’idea di modificarne le modalità di erogazione va perseguita senza lasciare indietro nessuno”.
Un’ampia attività di regolamentazione ha coinvolto anche “le attività produttive, mentre sulla questione delle procedure abbiamo avviato un lavoro di semplificazione e informatizzazione per ridurne i ritardi”.
Il capitolo dello sport si lega strettamente a quello delle infrastrutture: Lagalla sottolinea come “le priorità saranno il completamento del Palazzetto dello sport, della piscina comunale, della palestra di Borgo Nuovo e del fondo campo del Velodromo. Vogliamo anche creare alcune aree per giochi e attività sportive nelle periferie”. La riqualificazione urbana è tra gli aspetti maggiormente critici, sui quali i lavori del Comune sono appena iniziati e non si prospettano brevi: “Ho condiviso molte lamentele dei palermitani e rilievi fattimi dalla stampa, soprattutto per quanto riguarda gli spazi verdi e le strade da riqualificare – spiega Lagalla, – Sappiamo di essere ancora profondamente in debito con la città e che il problema dell’edilizia pericolante e abusiva è importante e delicato. Sul piano infrastrutturale abbiamo eliminato tre tappi urbani importanti, con via Volturno che era diventata uno dei gioghi più significativi del traffico cittadino; in più vogliamo ridurre l’attività degli ambulanti abusivi, sia in centro che in periferia”. Sul bilancio, la cui delega spetta alla vicesindaca Carolina Varchi, il sindaco sottolinea come “in un anno abbiamo approvato sette documenti contabili e siamo alla vigilia dell’approvazione del consuntivo 2022.
Inoltre, nel bilancio 2022 abbiamo investito soprattutto sulle scuole e sulla loro riedificazione”.
La riflessione di Lagalla si chiude togliendosi un ‘sassolino dalla scarpà, su scenari che avevano iniziato ad accompagnarlo già prima della sua elezione: “Ho dovuto affrontare una serie di illazioni sul fatto che avremmo tenuto bassa la guardia sulla legalità: sono stanco di certe strumentalizzazioni, abbiamo dimostrato con i fatti che è tema centrale della nostra amministrazione. La storia tragica di questa città va affrontata con rispetto e non diffondendo falsità”. E volendo dare una collocazione precisa al proprio percorso, per il primo cittadino “non siamo ancora a metà dell’opera, ma stiamo cercando di essere vicini alla gente”. Alcuni assessori hanno poi precisato alcuni aspetti per quanto riguarda le proprie competenze su eventi o progetti della città. Andrea Mineo (Ambiente) ha evidenziato come “dopo che è scoppiato l’incendio a Bellolampo siamo intervenuti con la massima tempestività. Il rallentamento del ciclo rifiuti è evidente e abbiamo dovuto supplire all’uso di alcuni mezzi in locazione per supplire al servizio”. Sabrina Figuccia, assessore allo Sport, si è invece soffermata sulla riqualificazione del Renzo Barbera: “Il ministro Abodi si è impegnato affinchè Palermo non resti esclusa dalle attività legate all’impiantistica a prescindere dalla presenza a Euro 2032; anche la FIGC avrà un ruolo importante per la convenzione complessiva sulla riqualificazione dello stadio”.
Di infrastrutture hanno parlato sia Totò Orlando (Lavori pubblici) che Maurizio Carta (Rigenerazione urbana): il primo ha tracciato gli interventi più urgenti sulle vie della città, spiegando come “ci concentreremo soprattutto su via Volturno e via Imperatore Federico, ma siamo pronti per altri due interventi importanti tra porto e circonvallazione e tra piazza Croci e piazza Politeama: tutti i lavori indicativamente inizieranno entro il prossimo anno”. Carta ha invece selezionato tre obiettivi per il futuro di Palermo: “Miglioramento infrastrutturale, opzioni differenti di mobilità e selezione dei traffici. Per il primo sono in stato avanzato azioni operative in via Crispi e al Foro Italico per rendere la strada più sicura e agevole, anche attraverso un maggiore presidio della polizia municipale; stiamo lavorando per un nuovo accesso che non impegni la strada con le conseguenze ormai note ma anche sul deflusso dei crocieristi. Per il secondo ci concentreremo sulla rete tranviaria e su anello e passante ferroviario, ma anche sull’ampliamento delle ciclovie con fondi Pnrr per un totale di 80 km; per il terzo stiamo accelerando le verifiche per avere una tangenziale, perchè la circonvallazione non può reggere tutto l’attraversamento dei veicoli da sola e necessita di un ampliamento dei sovrappassi pedonali”.

foto: ufficio stampa Comune di Palermo
(ITALPRESS).

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