Mafia, blitz dei carabinieri, boss puntavano a ricostituire clan di Villabate

Redazione

Regione - Disarticolato il vertice della famiglia mafiosa

Mafia, blitz dei carabinieri, boss puntavano a ricostituire clan di Villabate
Svelato il tentativo di ricostituzione del clan, sciolto dopo il pentimento di Francesco Colletti

26 Aprile 2023 - 09:47

Caduta in disgrazia dopo gli arresti degli ultimi anni la famiglia mafiosa di Villabate tentava di tornare ai vecchi fasti. Fermato anche il boss Salvatore Lauricella. A mandare all’aria i piani dei boss ci hanno pensato i carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Palermo, che all’alba hanno eseguito quattro fermi disposti d’urgenza dalla Direzione distrettuale antimafia. Un’accelerazione dovuta ai piani di fuga proprio di Lauricella, che in attesa di una sentenza definitiva meditava di darsi alla latitanza. Le indagini hanno permesso di svelare il tentativo di ricostituzione del clan, sciolto dopo la collaborazione con la giustizia di Francesco Colletti, che, spiegano gli investigatori, ne era divenuto il capo grazie alla manovra di ricostituzione della Commissione provinciale documentata dall’inchiesta Cupola 2.0. Una riorganizzazione bloccata sul nascere.

L’operazione di oggi, dà un quadro in linea con altre recenti inchieste fatte nel capoluogo, ovvero quello di una “cosa nostra” per nulla rassegnata e sconfitta, ma impegnata, attraverso il continuo richiamo alle proprie “regole”, a riorganizzare le proprie fila “per proporsi sul territorio con maggiore credibilità e autorevolezza”, dicono gli inquirenti. Oltre a Lauricella sono finiti in carcere Francesco Terranova, Giovanni La Rosa e Vito Traina.

All’indomani della ricostituzione formale della famiglia mafiosa e della sua riaffermazione forte sul territorio, venivano altresì acquisiti gravi indizi di colpevolezza in ordine a plurimi episodi estorsivi, ai danni di importanti realtà imprenditoriali locali, al fine di soddisfare le esigenze di sostentamento degli affiliati, soprattutto di quelli reclusi. L’indagine ha documentato una strategia di riconquista del consenso della popolazione attraverso: una “pacificazione” con gli operatori imprenditoriali e commerciali economicamente più fragili; la limitazione della criminalità predatoria indiscriminata; il controllo dello smercio al dettaglio di stupefacenti nel comune di Villabate.

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