Ex Cres, al via rilievi e lavori di messa in sicurezza della futura sede del Cefpas

Redazione

Cronaca - Il progetto da 5 milioni di euro

Ex Cres, al via rilievi e lavori di messa in sicurezza della futura sede del Cefpas
Diventerà un polo di circa 17.000 metri quadrati da destinare alle attività del Cefpas

23 Settembre 2022 - 11:13

Iniziati questa mattina i lavori di riqualificazione dell’ex Cres a Monreale. Nell’immobile vandalizzato e inutilizzato da oltre un decennio, i lavori in una prima fase riguarderanno la messa in sicurezza e i rilievi necessari alla redazione del progetto che porterà a realizzare un polo di circa 17.000 metri quadrati da destinare alle attività del Cefpas, l’ente per la formazione del personale del sistema sanitario regionale, con particolare riguardo alle attività di sanità digitale e telemedicina, complementare al Polo di Caltanissetta.

“La politica dei fatti e non degli annunci – ha detto il presidente del Consiglio comunale Marco Intravaia – . Il Cres, abbandonato da anni e saccheggiato dai vandali, diventerà sede del Cefpas, ente per la formazione della sanità regionale, la cui sede principale è a Caltanissetta”. Un progetto da 5 milioni di euro per cui si è molto speso il presidente Intravaia, che ha trovato pieno riscontro nella sensibilità dell’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza e nel presidente dell’ente Sanfilippo. Monreale diventerà la sede per la Sicilia occidentale della formazione siciliana, imprimendo uno sviluppo senza precedenti al tessuto produttivo monrealese, che si troverà ad ospitare un’utenza di alto profilo. Per affrontare il cambiamento che ne deriverà, la Regione ha anche predisto un mega parcheggio da 300 auto nell’ex cava Ranteria, fornito di ascensore e ponte leggero di collegamento con la struttura dell’ex Cres.

“Il nostro impegno per il territorio – ha detto ancora Intravaia – è ambizioso e concreto nel contempo. I lavori nell’ex Cres sono già iniziati. Non è più tempo per promesse vaghe ma per fatti che diano una svolta alla qualità della vita dei nostri cittadini. A beneficiarne sarà senz’altro l’economia locale, ma anche i tanti corsisti della Sicilia occidentale che dovranno affrontare spostamenti decisamente più brevi per la loro formazione. Ma non dobbiamo dimenticare la riqualificazione urbana di un edificio ormai fatiscente con tecniche urbanistiche moderne, a dimostrazione che quando si vuole non siamo secondi a nessuno”.

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