Trascinata per i capelli da una coetanea e con gli amici che incitano alla violenza (LEGGI QUESTO ARTICOLO). È quanto successo in una villa di Monreale, ripreso tutto da un cellulare con il video che è poi diventato virale e, su cui stanno indagando i carabinieri. Sull’episodio, non il primo, ma l’ultimo di una lunga serie di episodi di violenza che vede protagonisti giovanissimi, è intervenuto il sindaco Alberto Arcidiacono.

“Dopo l’esperienza della pandemia – scrive in una nota stampa il primo cittadino – dopo tutti i timori, i dolori, l’isolamento a ciascuno di noi non è rimasto che sperare che le cose potessero migliorare. E invece la guerra, i profughi, la crisi economica, la dipendenza energetica e, come se tutto ciò non fosse bastevole, il disagio tra i nostri ragazzi”.

“I nostri figli avrebbero dovuto riaffacciarsi alla vita con entusiasmo, con la voglia di conoscere gli altri, di vivere esperienze nuove e, invece, sembrano ingoiati da un’affollata solitudine“, continua Arcidiacono. “Una condizione, più comune di quanto non sembri, che degenera sempre più spesso nella violenza cieca e ottusa che travolge tutti indistintamente. Una violenza che se rimane taciuta, che se non viene criticata, che se viene banalmente giustificata sarà destinata a crescere. Dedichiamo del tempo ai nostri ragazzi – conclude la nota – ascoltiamoli, ma soprattutto insegniamo loro a parlare di ciò che provano, temono e desiderano affinché sia di nuovo la loro voce allegra a riempire l’aria delle nostre città e non le loro grida di rabbia”.