Il plesso di Aquino intitolato ad Agnese Piraino Leto Borsellino

Redazione

Aquino - La cerimonia

Il plesso di Aquino intitolato ad Agnese Piraino Leto Borsellino
Ospiti d’onore alla manifestazione sono stati i due fratelli Manfredi e Fiammetta Borsellino

12 Maggio 2022 - 10:01

Il plesso di Aquino della scuola Guglielmo II da ieri è intitolato ad Agnese Piraino Leto Borsellino, moglie del giudice Paolo Borsellino. “Dedicare la nostra scuola alla memoria della signora Agnese – spiegano dalla scuola – non è servito solamente a favorire un processo di riconoscimento dei grandi meriti personali ma soprattutto a rendere onore alla  storia di una donna che ha supportato un grande uomo, rimanendogli accanto lungo un percorso, spesso tortuoso, di vita. Senza dubbio Agnese Piraino Leto Borsellino è stata esempio di grande coraggio e di irriducibile determinazione”. 

Ospiti d’onore alla manifestazione sono stati i due fratelli Manfredi e Fiammetta Borsellino, accolti da una numerosa platea di alunni della scuola primaria e della secondaria di primo grado  sulle note dell’Inno alla Gioia di Beethoven. Erano, inoltre, presenti il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono con gli assessori Rosanna Giannetto, Geppino Pupella, Paola Naimi e Luigi D’Eliseo; il consigliere Santina Alduina ed il presidente della Consulta di Aquino, Benedetto Annaloro. In rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri il comandante della Compagnia di Monreale, capitano Andrea Quattrocchi con il comandante della Stazione, luogotenente Antonio La Rocca; per l’Arcidiocesi era presente Don Giuseppe Spera, parroco della chiesa di San Giuseppe di Aquino, che ha portato i saluti e la benedizione dell’Arcivescovo Michele Pennisi.

La cerimonia si è aperta con l’inno nazionale italiano, che tutti hanno cantato con commozione e trasporto. Ha subito preso la parola la dirigente della scuola, Iolanda Nappi, la quale, ringraziando tutti gli intervenuti ha invitato Manfredi e poi Fiammetta ad intervenire. Entrambi, con parole colme di affetto e cariche di emozione, hanno catturato l’attenzione degli studenti, dai più grandi ai più piccoli, che hanno ascoltato ed interagito con loro.

I ragazzi della scuola media, dopo un’attenta lettura del libro “Ti racconterò tutte le storie che potrò”, scritto da Agnese Piraino Leto Borsellino, hanno voluto soddisfare alcune loro curiosità e dubbi ponendo numerose domande a Fiammetta. Sono stati trattati vari argomenti quali l’amore per la vita, che deve dare forza ai giovani ad andare avanti, i sogni da realizzare, il valore del coraggio come antidoto per la comune ed umana inclinazione alla paura ed allo sconforto. 

Fiammetta Borsellino, sull’esempio ricevuto dal padre e dalla madre, ha esortato tutti i giovani alunni, futuri cittadini, a darsi da fare da subito per la realizzazione di una società migliore, più giusta e più onesta, suggerendo di agire con impegno e determinazione per migliorare la nostra terra con fiducia nelle istituzioni e rispetto per la legge. In fondo questo è quanto noi insegnanti ogni giorno, tra i banchi di scuola, facciamo con i nostri ragazzi: educare alla cittadinanza, alla convivenza civile, alla solidarietà, alla legalità, alla tolleranza e al rispetto dell’ambiente.

Gli alunni della scuola primaria si sono esibiti cantando a cappella e rappresentando una famosa scena del film  “I cento passi” di Marco Tullio Giordana, film dedicato a Peppino Impastato. A seguire l’esibizione di alcune alunne che hanno ballato accompagnate da un poderoso coro sulle note di “Pensa”, la canzone con la quale Fabrizio Moro ha voluto ricordare tutti gli uomini giusti che non ci sono più. Tutti gli studenti hanno partecipato alla manifestazione vestiti con t-shirt bianche, colore scelto perché simbolo di pace, libertà e purezza di sentimenti, in precedenza decorate con pensieri tratti dal libro di Agnese ed altri slogan contro la mafia e per la legalità.

A conclusione della manifestazione, dopo l’intervento del sindaco Arcidiacono, sono state finalmente scoperte le due targhe d’intitolazione rimuovendo la bandiera tricolore che le celava agli occhi del pubblico, gesto dal forte valore simbolico che è stato salutato da un sentito lungo applauso. In conclusione don Giuseppe Spera, ha benedetto con una preghiera tutta la comunità scolastica che profondamente emozionata e con immensa gioia nei cuori, l’ha accolta  con la speranza che possa simboleggiare il momento di una rinascita: quella della scuola Guglielmo II come stimolo ed esempio per l’intera comunità monrealese.

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