Riconsegnato violino “Giuseppe Rocca” del 1861 al Conservatorio di Palermo

Redazione

Palermo - Era stato rubato alla fine degli anni Novanta

Riconsegnato violino “Giuseppe Rocca” del 1861 al Conservatorio di Palermo
Il recupero e l’odierna riconsegna sono avvenuti grazie a una complessa indagine partita nel 2012

08 Aprile 2022 - 14:52

Nel corso di una cerimonia tenutasi presso il Conservatorio di Musica “Alessandro Scarlatti” di Palermo, il prezioso violino “Giuseppe Rocca” del 1861, rubato alla fine degli anni Novanta, è stato restituito dal Maggiore Gianluigi Marmora, comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Palermo, al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, al direttore, Daniele Ficola. La restituzione alla presenza di diverse autorità, tra cui il presidente del Conservatorio, Mario Barbagallo, il curatore della Sezione Strumenti Musicali del Rijksmuseum di Amsterdam, Giovanni Paolo Di Stefano, e il direttore dell’Istituto Superiore Musicale Pietro Mascagni di Livorno, Renato Meucci.

Il recupero e l’odierna riconsegna sono avvenuti grazie a una complessa indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, partita dalla denuncia di furto presentata nel 2012 dal direttore del Conservatorio di Palermo, di numerosi strumenti antichi, tra cui il violino “Giuseppe Rocca”, uno dei più importanti per il suo elevato valore storico-artistico ed economico, con una valutazione di 350.000 euro circa. Le lunghe indagini hanno permesso la ricostruzione parziale delle fasi successive al furto, cristallizzando una compravendita tra privati avvenuta nel 2007 in Germania: la conseguente rogatoria internazionale, avanzata con l’interessamento del Reparto Operativo TPC, non ha sortito però esito positivo. Nel 2020, però, l’indagine ha portato gli effetti sperati. Dopo ampia valutazione, i militari hanno sequestrato il prezioso strumento musicale, in occasione della temporanea permanenza nel capoluogo siciliano di una violinista che lo deteneva per fini professionali. Nel 2022, dopo diverse controversie giudiziarie, ne è stata disposta la confisca e la restituzione al Conservatorio musicale di Palermo, a seguito degli accertamenti tecnici e degli approfondimenti effettuati da esperti internazionali del settore, i quali hanno confermato che si trattasse di quello oggetto di furto.

Il violino Giuseppe Rocca del 1861, insieme alla raccolta di tutti gli altri strumenti antichi di proprietà del Conservatorio citato, essendo uno strumento di proprietà dello Stato risalente al 1861, rientra tra i beni tutelati dal “Codice dei beni culturali e del paesaggio”. È certamente uno degli strumenti musicali di maggiore valore in assoluto, presentando una pregevole tavola armonica in abete realizzata in un unico pezzo, con venatura progressivamente più stretta da sinistra verso destra e il fondo realizzato in un unico pezzo di acero, con una rilevante fiammatura orizzontale.

Lo strumento riporta diverse etichette cartacee antiche, incollate alla superficie interna del fondo, con le iscrizioni “Joseph Rocca fecit/Premiato di medaglia alle Esposizioni di Torino, Genova, Londra e Parigi/Taurini anno Domini 1861″, “Violino Giuseppe Rocca riparato/in Palermo l’anno 1896 da A. Sgarbi [firma]”, nonché il vecchio numero d’inventario: “R.C.M. n. 165″. Questa operazione, frutto del coordinamento tra l’Autorità Giudiziaria di Palermo e l’Arma dei Carabinieri, e in particolare del Nucleo TPC di Palermo, ha consentito di restituire alla collettività un pregevole bene avente forte identità storica e culturale.

“La prima cosa importante che ho fatto, dopo il mio insediamento alla direzione nel 2012, è stato denunciare la sparizione di una nutrita serie di importanti strumenti storici di proprietà del Conservatorio – ha affermato Daniele Ficola, direttore del Conservatorio -. Oggi grazie al grande impegno e alla costante determinazione del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo, insieme all’aiuto dei miei colleghi esperti organologi, una cospicua parte di questo patrimonio è stata ritrovata. In particolare, stamattina, ci è stato restituito il prezioso violino realizzato da Giuseppe Rocca, uno dei più grandi liutai italiani del XIX secolo, lo strumento più importante tra quelli trafugati”.

“Grazie all’Arma dei carabinieri e, in particolare, al Nucleo carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo – le parole di Mario Barbagallo, presidente del Conservatorio -. La loro brillante attività investigativa ci ha permesso di tornare in possesso di un patrimonio prezioso, che testimonia la storia importante del nostro Conservatorio. Organizzeremo un sistema di sicurezza per evitare che si possano nuovamente verificare episodi di questo genere”.

“Apprezzamento all’Arma carabinieri e al Conservatorio – ha dichiarato Leoluca Orlando – per aver consentito il ritorno del violino di Giuseppe Rocca risalente al 1861, trafugato negli anni novanta. È l’occasione anche per confermare la nuova sensibilità nei confronti del patrimonio culturale che sicuramente caratterizza questo episodio e denota l’impegno del Conservatorio a collaborare nelle ricerche e dell’Arma dei Carabinieri nel recuperare questo bene artistico trafugato”.

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