In un libro la storia dei restauri dei mosaici del Duomo di Monreale: oggi la presentazione

Redazione

Cronaca - Il libro

In un libro la storia dei restauri dei mosaici del Duomo di Monreale: oggi la presentazione
Il volume sarà presentato oggi pomeriggio alle 18 presso il Palazzo Arcivescovile

25 Febbraio 2022 - 15:21

“Storia dei restauri dei mosaici del duomo di Monreale dagli inizi del XIX alla fine del XX secolo”, è il libro di Cristina Sbacchi, architetto monrealese pubblicato a cura dell’associazione “Genius Loci Palermo”. Il volume sarà presentato oggi pomeriggio alle 18 presso il Palazzo Arcivescovile di Monreale e, sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi.

Il libro rientra tra quelle opere che riescono ad attrarre l’interesse del lettore, sia per la complessità del tema trattato, sia per i disegni in esso contenuti, sia per il rigore scientifico con il quale questo volume viene affrontato e gestito. Una minuziosa ricerca di natura archivistica ha definito una rilettura nitida, e in gran parte inedita, dell’imponente opera musiva della basilica normanna: dalla sua stesura originaria, ai contenuti narrativi e simbolici delle scene bibliche raffigurate, ai restauri via via praticati nel tempo, in un periodo compreso tra gli inizi del XIX e la fine del secolo scorso, quando un disastroso incendio l’11 novembre del 1811 segnò in maniera irreversibile la compagine musiva della Cattedrale di Monreale e la conseguente nascita della Deputazione dei Restauri. Scopo del volume è contribuire a una maggiore comprensione dei cambiamenti apportati ai paramenti musivi dalle origini della fabbrica al XX secolo. Il volume, che offre anche spunti di riflessione circa le problematiche e le prospettive per la salvaguardia dei mosaici, si conclude con una minuziosa appendice documentaria. Scritti introduttivi di Monsignor Michele Pennisi, e dei professori Aurelio Angelini e Giovanni Cardamone.

“Sono lieto di partecipare alla presentazione del volume di Cristina Sbacchi – ha detto l’arcivescovo Pennisi –Siamo grati a Cristina Sbacchi attenta studiosa dei restauri musivi del duomo di Monreale per questo prezioso volume, che ci racconta i restauri eseguiti nel XIX secolo  e dai quali si evince quanto laborioso sia il processo di restauro, di questo straordinario tesoro definito “toto orbe terrarum celeberrimum et pulcherrimun”,oggi inserito nella lista del patrimonio dell’umanità dell’Unesco”.

“L’unione fra liturgia ed arte presente nel Duomo di Monreale segna il massimo livello di fioritura in Sicilia di una vivace stagione di sintesi tra la tradizione greco-bizantina e quella normanno-siculo-latina – ha aggiunto il Prelato -. Dietro il progetto del Duomo di Monreale, che è una specie di gigantesca iconostasi, c’è una compagnia di uomini, influenzati dai benedettini cluniacensi provenienti da Cava dei Tirreni , ma anche da artisti e artigiani greci, siculi, italici e arabi,  fortemente motivati nel realizzare un’opera chiamata a sfidare il passare del tempo come veicolo di  fede e di arte. Grande devozione e impegno misero gli artisti che lavorarono a Monreale, nell’illustrare gli episodi biblici della storia della salvezza a tutti coloro che varcavano la soglia della casa di Dio, come già si era sperimentato nella chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, nel Duomo di Cefalù e nella preziosissima Cappella Palatina“.

“La basilica d’oro di Monreale è stato ed è un cantiere sempre aperto con continui restauri, ristrutturazioni, lavaggi dei mosaici. Un evento drammatico per  il duomo fu l’incendio del 1811 in seguito al quale il governo borbonico nel 1817 aprì un imponente cantiere di ricostruzione sotto la direzione della regia Deputazione dei restauri.L’opera dell’arch. Cristina Sbacchi, che nasce da una minuziosa ricerca archivistica da lei condotta al termine degli studi di Architettura presso l’Università degli Studi di Palermo,  è di grande interesse scientifico.  La lunga ricerca documentaria di tipo archivistico è stata portata avanti grazie alla disponibilità del prof. Giuseppe Schirò, archivista dell’nostro Archivio storico diocesano  che gli ha permesso di consultare i dieci faldoni, divisi in cinque sezioni,  intitolati “Il Duomo di Monreale cantiere permanente”.

“Ci auguriamo – ha concluso Pennisi – che la pubblicazione di quest’opera susciti una sinergia fra l’Arcidiocesi di Monreale proprietaria e custode del Duomo, la Fabbriceria, la Soprintendenza ai beni Culturali di Palermo, il Comitato di pilotaggio dei siti Unesco e altri Enti pubblici e privati per reperire le competenze e le risorse per una sollecita e tempestiva vigilanza attiva su questo monumento sacro che è un cantiere sempre aperto“.

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