In un libro la storia di sedici bambini uccisi dalla mafia

Redazione

Palermo - Il libro

In un libro la storia di sedici bambini uccisi dalla mafia
Il libro di Valeria Scafetta “Storie di vittime innocenti di mafia”, presentato a Palermo

22 Febbraio 2022 - 15:58

Nella serata di ieri, a Palermo, davanti la libreria Tante Storie di Giuseppe Castronovo, in via Ariosto, si è tenuta in video conferenza con l’autrice, la presentazione del libro di Valeria Scafetta, “Storie di vittime innocenti di mafia”, condotta e moderata dallo stesso Castronovo. Il libro racconta le vicende di 16 bambini e ragazzi uccisi dalla mafia su un totale a tutt’oggi di ben 109, molti dei quali non hanno ancora avuto giustizia. Obiettivo del libro è quello di ripercorrerne la memorie affinchè le loro storie non vengano dimenticate e servano da monito per le generazioni future.

Il libro è nato nell’ambito del progetto “Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, finanziato dalla Regione del Veneto e distribuito come strumento didattico/educativo nelle scuole del territorio e che per la prima volta veniva presentato in un’altra regione. Alla presentazione erano presenti e sono intervenuti, i genitori del piccolo Claudio Domino – ucciso il 7 ottobre del 1986, alla vigilia del maxi processo celebrato a Palermo – che sono intervenuti alla video conferenza. Graziella Accetta e Ninni Domino, da anni conducono una battaglia nelle scuole di tutta Italia per ricordare la memoria del piccolo Claudio, affinché la stessa non venga oscurata dal tempo, auspicando una chiara risposta dalle istituzioni che tarda ancora a venire.

Erano presenti alla presentazione anche Valentina Chinnici consigliere comunale di Palermo ed il vice sindaco Fabio Giambrone, Massimo Sole, fratello di un altro assassinato innocentemente dalla mafia, le associazioni monrealesi Liberi di Lavorare presieduta da Biagio Cigno, l’Osservatorio alla Legalità Giusepe La Franca presieduta da Claudio Burgio, Wanda Fabbri che cura a Pallavicino il Giardino della memoria, ove nelle aiuole sono collocati sassi con i nomi dei bambini uccisi e tanti altri rappresentanti di associazioni.

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