La storia della Targa Florio e perché è ancora così amata

Redazione

Sport - Auto

La storia della Targa Florio e perché è ancora così amata
Nel 1906 Vincenzo Florio decise di buttarsi in un’impresa che lo portò a fondare la corsa più antica del mondo

30 Dicembre 2021 - 14:09

Le tradizioni che sopravvivono a decenni di storia guerre mondiali e a moltissimi diversi governi hanno necessariamente un valore intrinseco che porta le persone a lottare perché non siano perse; fanno parte dell’identità di un popolo coinvolgendo tutti i cittadini e recano orgoglio e fierezza. La Targa Florio fa certamente parte di questa categoria, e non smette mai di portare gioia agli appassionati e fascino ai visitatori. Ripercorrere la storia di questa gara può aggiungere valore alle versioni odierne dell’evento, senza dimenticare le moltissime edizioni che si sono svolte negli ultimi 115 anni. Targa Florio infatti non è solo una gara, ma include modernità, tecnologia e avanguardia che molto spesso ci si dimentica di poter realizzare in Italia, e in particolar modo in Sicilia.

Le emozioni della Targa Florio originale erano sicuramente fortissime. Si potevano veder sfrecciare nelle strade della propria città auto di grande modernità provenienti da tutta Europa già agli inizi del 1900. Lo stupore della vista dei partecipanti si univa all’emozione della scoperta del vincitore che si faceva attendere, visto che le gare duravano giornate intere. Per immergersi nell’atmosfera di quei tempi, con le emozioni che solo una competizione può dare, si può provare qualche slot machine a tema auto d’epoca, disponibile su molti siti di casinò online. I nuovi iscritti possono approfittare di tutti i tipi di bonus che vengono offerti dai siti di casinò, per iniziare a giocare senza dover per forza investire i propri soldi. Oltre alle slot machine, si può provare il brivido della roulette, oppure sperimentare una strategia di poker. Le transazioni di denaro sono sicure grazie ai metodi di pagamento affidabili e alla presenza della licenza ADM. Il fascino del casinò che richiama l’inizio del secolo scorso potrà ancora una volta donare emozioni forti come una valida gara automobilistica.

Nel 1906 Vincenzo Florio decise di buttarsi in un’impresa che lo portò a fondare la corsa più antica del mondo. La sua famiglia è una delle più ricche di Palermo e lui ha la possibilità di esplorare la tecnologia con la sua passione per le neonate automobili. La prima edizione di quell’anno attrasse moltissimi nobili che erano incuriositi dalla novità. Il tutto fu organizzato con molta cura, con tanto di bande musicali a disposizione. Ma l’evento fu tutt’altro che esclusivo, poiché tante persone comuni si riunirono intorno al tracciato per dare uno sguardo e scoprire le fattezze delle automobili che mai avevano visto prima. I partecipanti erano 10, con altri 12 concorrenti che non poterono partecipare a causa di ritardi nel trasporto delle auto. Il vincitore Cagno con la sua Itala percorse la gara in 9 ore e mezza con una velocità media di 46 chilometri orari.

Il tracciato della gara è sempre stato sulle montagne del parco delle Madonie, ma nel corso degli anni è stato modificato per avere diversa lunghezza. Le prime edizioni si correvano su 148 km tra montagne e pianura, con una notevole varietà di dislivelli, di curve e rettilinei. Nel corso del tempo furono adattate delle versioni a 108 km, 72 km oppure solo 5, intorno al 1940. Per visitare le tribune di Floriopoli si può ancora andare a Cerda, nel tratto in salita verso le montagne. In zona si trova anche un museo dedicato alla Targa Florio, con alcune auto esposte insieme a video d’epoca e oggettistica.

Ad oggi la fama della Targa Florio non è affatto diminuita, nonostante i veri anni di gloria siano stati tra il 1955 e il 1973, anno dell’ultima edizione mondiale della Targa. Gli organizzatori hanno saputo però adattarsi ai tempi e utilizzare il circuito per gare da rally che coinvolgono ancora moltissimi spettatori e partecipanti. Come dimostra l’edizione della Targa Florio classica del 2021, i partecipanti e i curiosi sono ancora molti, provenienti da tutta Italia. Tutte le rivisitazioni e gli eventi che ricordano l’antica gloria della competizione sono motivo di vanto di chi le organizza e le ospita e tiene accesa la passione per questa tradizione. La cura per le auto d’epoca si unisce all’interesse per la coltivazione del valore del territorio e delle grandi personalità che lo hanno reso vivo. Infatti è stato ricordato Nino Vaccarella, i cui funerali sono stati a settembre 2021, vincitore di tre titoli Targa Florio tra il 1961 e il 1975 e grande uomo.

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