Ricettazione e traffico di rifiuti, sequestri per oltre 1 milione a due aziende

Redazione

Regione - L'operazione congiunta tra carabinieri e guardia di finanza

Ricettazione e traffico di rifiuti, sequestri per oltre 1 milione a due aziende
Le due aziende sono state affidate ad un amministratore giudiziario

29 Dicembre 2021 - 08:32

Ricettazione e traffico illecito di rifiuti. I militari dei comandi provinciali dei carabinieri e della Guardia di Finanza di Palermo stanno dando esecuzione ad un sequestro preventivo, emesso dal gip di Palermo, nei confronti di due società di Palermo e Carini operanti, rispettivamente, nel settore del recupero per il riciclaggio e nel commercio all’ingrosso di rottami metallici. Sequestrati beni mobili e immobili per un valore complessivo di circa 1 milione e 100 mila euro.

Le indagini, dirette dalla Dda di Palermo e condotte dai carabinieri della Compagnia di Cefalù e dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Carini, sono durate due anni (giugno 2017-giugno 2019) e hanno portato alla luce il coinvolgimento delle due aziende, leader in Sicilia nel settore della rottamazione dei metalli, in un giro di furti di materiale ferroso e ricettazione.

La polizia giudiziaria ha documentato presunte cessioni di materiali per un corrispettivo di circa 2 milioni di euro. Il materiale ferroso veniva rubato a privati o ad aziende, come l’Enel, conferito presso gli stabilimenti delle due società attraverso ricettatori intermediari e rivenduto a gruppi commerciali compiacenti di Roma e Bologna operanti su tutto il territorio nazionale ed estero. Le indagini hanno portato al sequestro per equivalente delle disponibilità finanziarie rinvenute in capo alle imprese coinvolte ed ai loro amministratori e soci, nonché delle due società e dei beni facenti parte del patrimonio aziendale, per un valore di 1.095.863 euro. Le due aziende sono state affidate ad un amministratore giudiziario.

“L’attività investigativa, coordinata dalla Dda di Palermo, ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’ipotesi di reato di ricettazione e traffico illecito di rifiuti – spiega il capitano Marco Dal Bello, comandante della Compagnia carabinieri di Cefalù – Documentabili presunte cessioni di materiale di provenienza delittuosa per circa due milioni di euro. Il materiale. Le società sono state affidate ad un amministratore giudiziario per consentire il prosieguo dell’attività imprenditoriale e la salvaguardia dei posti di lavoro”.

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